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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
GEROCARNE - Ennesimo episodio criminoso nel piccolo centro del Vibonese. Questa notte, infatti, ignoti hanno dato alle fiamme una Volkswagen Golf di proprietà di A.A., 38enne del posto. L'autovettura era parcheggiata nel cortile dell'abitazione della donna, in contrada "Comunella". Sul posto, sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno provveduto a spegnere le fiamme, ed i carabinieri della stazione di Soriano Calabro, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca. L'incendio potrebbe essere doloso. L'ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato, invece, una settimana fa, nella frazione Sant'Angelo di Gerocarne, dove ad essere incendiata è stata una Fiat 500 vecchio modello.
Notte di fuoco nella frazione Sant'Angelo di Gerocarne dove, intorno a mezzanotte e mezzo, è stata data alle fiamme una Fiat 500 vecchio modello, di proprietà di V.G., 70enne del luogo, parcheggiata in via San Domenico. L'autovettura è andata completamente distrutta. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, guidati dal maresciallo Barbaro Sciacca e diretti dal capitano della Compagnia di Serra, Stefano Esposito Vangone, i quali hanno avviato subito le indagini per cercare di risalire agli autori del gesto. Certa l'origine dolosa del rogo.
GEROCARNE - Nella tarda serata di ieri, intorno alle 23, in località "Ariola" a Gerocarne, sono andate in fiamme due cataste di legna, poste all'interno di un piazzale di proprietà di C.C., classe '77, imprenditore boschivo residente nel centro del Vibonese. Si tratta complessivamente di 700 quintali di legname che, probabilmente, sarebbe servito per la produzione di carbone. Sul posto, si è reso necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Serra San Bruno e dei carabinieri della Compagnia serrese, diretti dal maresciallo Giuseppe Grillo. Incerte al momento le dinamiche dell'accaduto, visto che sul posto non sono stati trovati oggetti di alcun tipo né pare che C.C. abbia mai ricevuto minacce o estorsioni.
Nuovo caso di “assalto armato” ad un furgone, il secondo in meno di un mese. Nella tarda mattinata di oggi, ignoti hanno infatti preso di mira il mezzo di una ditta operante nel settore dei generi alimentari, impegnato ad effettuare le consegne giornaliere in tutto il territorio Vibonese. Il fatto si è registrato intorno all'ora di pranzo, sulla strada che collega Gerocarne alla frazione “Ciano”. Secondo una prima ricostruzione, due persone con il volto coperto, una armata di fucile e l'altra di pistola, avrebbero assaltato il furgone sul quale viaggiavano il conducente, titolare della ditta, ed il figlio 13enne.
È stato posto a fermo l’ex comandante della Compagnia dei carabinieri di Sant’Onofrio, Sebastiano Cannizzaro. L'ex maresciallo - accusato del reato di concorso esterno in associazione mafiosa - avrebbe agito, abusando del proprio ruolo, per agevolare le attività illecite poste in essere dalla cosca Patania di Stefanaconi. Oltre all'ex maresciallo - già indagato, sospeso dall’arma nel maggio 2012 ed in seguito definitivamente radiato nel febbraio scorso - la Dda di Catanzaro ha disposto anche il fermo di altre dieci persone, tutti presunti affiliati e fiancheggiatori della cosca Patania.
Gli indagati sono accusati a vario titolo dei reati di associazione di tipo mafioso, usura, estorsione, danneggiamento, porto, detenzione e cessione di armi, anche da guerra, possesso di segni distintivi contraffatti e favoreggiamento personale, commessi in concorso e con l'aggravante delle modalità mafiose.
Le operazioni sono state effettuate dagli uomini del Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia, coadiuvati dallo squadrone eliportato Cacciatori Calabria. Gli arresti condotti, quindi, questa notte hanno interessato la provincia di Vibo e i comuni lombardi di Rozzano (Milano), Cantù (Como) e Carugo (Como).
La stessa operazione, denominata "Romanzo criminale", ha quindi determinato i fermi di:
Bruno Patania, 39 anni residente a Stefanaconi;
Alessandro Bartalotta, 23 anni, di Stefanaconi;
Antonio Sposato, 38 anni, di Stefanaconi;
Sebastiano Cannizzaro, 59 anni, maresciallo dei carabinieri già alla guida della Stazione di Sant'Onofrio;
Iliya Krastev, 33 anni, bulgaro, domiciliato a Stefanaconi;
Maria Consiglia Lo Preiato, 31 anni, di Stefanaconi;
Caterina Caglioti, 32 anni, di Stefanaconi;
Alex Loielo, 21 anni, di Gerocarne;
Natale Michele De Pace, 62 anni, domiciliato a Rozzano;
Toni Mazzeo, 38 anni, residente a Carugo;
Riccardo Cellura, 32anni, di Cantù.
SERRA SAN BRUNO - Hanno utilizzato del liquido infiammabile per tentare di dare alle fiamme il fuoristrada, un Toyota di proprietà di L.G., del luogo, parcheggiato in via Filangieri, nel centro storico del paese della Certosa. L' incendio, però, è stato prontamente sventato da alcuni passanti ed i danni sono stati fortunatamente limitati. Il fatto è accaduto stanotte, intorno alle 2. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia, agli ordini del maresciallo Giuseppe Grillo, ai quali ovviamente spetterà il compito di fare luce sull'accaduto. L'ultimo episodio si è verificato lo scorso mese di luglio, quando ad andare completamente distrutta è stata una Fiat Punto, parcheggiata in via Antonio Gramsci. I danni all'epoca hanno interessato anche le abitazioni situate nelle vicinanze.
Ancora una pesante intimidazione ai danni della Cooper Poro Edile, un'azienda di Rombiolo che da tempo è nel mirino della criminalità organizzata. Nell notte tra domenica e lundì, intorno alle 3, ignoti hanno collocato una corona funebre davanti al cancello della sede dell'azienda, sito nell'area industriale di Rombiolo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Carmine Pica che hanno dato avvio alle indagini. L'ultimo atto intimidatorio in ordine di tempo risale al 23 gennaio scorso, quando furono sparati dei colpi di contro il portone dell'abitazione di Antonio Pata, presidente della Cooper Poro Edile.
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