miapiSono stati in molti a rimanere incuriositi dallo strano elicottero di colore giallo che nei giorni scorsi ha sorvolato i cieli delle Serre e di diverse altre zone della Calabria. Si è trattato del velivolo di un'azienda di telerilevamento aereo specializzata nella misurazione di parametri fisici e geochimici del suolo terrestre, la “Helica” di Udine, impegnato in un'attività di monitoraggio in alcune zone del Sud Italia. 
L’elicottero, dotato di un sistema laserscan (LiDAR), ha scansionato infatti un’area di 4mila chilometri quadrati di diversi territori “attenzionati”, sparsi in alcune province della Campania, Sicilia, Puglia e, appunto, Calabria.

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mini scorie-nucleariOn the news di sabato 21 giugno è speciale “rifiuti tossici nelle Serre”. Gli atti desecretati dallo Stato parlano della presenza di scorie radioattive occultate nel territorio delle Serre. In particolare i rifiuti tossici si troverebbero nei metanodotti per volontà della 'ndrangheta.

Alla notizia i sindaci del comprensorio si sono mobilitati e a garanzia della salute pubblica hanno incontrato il prefetto di Vibo Valentia il quale ha disposto immediate indagini sul caso. Se ne parlerà, a partire dalle 10.00, negli studi di RS98 con il sindaci di Serra San Bruno, Mongiana, Fabrizia, Brognaturo ed il presidente del Comitato Civico Pro-Serre, Salvatore Albanese.

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mini prefettura-viboSembrano esserci dei primi, confortanti segnali sulla questione relativa ai rifiuti tossici che potrebbero essere stati interrati anche nella zona delle Serre vibonesi, a cavallo tra gli anni '80 e '90. Dopo l'incontro tenutosi nei giorni scorsi presso la Prefettura di Vibo - al quale hanno partecipato numerosi sindaci ed i rappresentanti del Comitato civico Pro - Serre - il capo dell'Ufficio territoriale del Governo, Giovanni Bruno, ha deciso di andare fino in fondo alla questione, istituendo un apposito gruppo di lavoro che avrà il compito di "studiare in maniera approfondita la vicenda". La decisione è stata presa al termine di una riunione svoltasi stamane in Prefettura. "Il prefetto - è scritto in una nota della Prefettura - è intenzionato ad andare a fondo sulla questione, evitando inutili allarmismi attraverso l'avvio di opportune verifiche che saranno svolte in tempi brevi insieme alla Procura ed alle Forze dell'ordine". La vicenda dei rifiuti tossici è emersa dopo desecretazione delle informative del Sisde sullo smaltimento illecito dei rifiuti che, si presume, possano essere stati interrati anche nella zona montana della Provincia di Vibo Valentia e, tra i comuni interessati da questo traffico illecito ci sono anche quelli di Fabrizia e Serra San Bruno.

 

 

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mini scaviSolo pochi giorni fa il Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, ha deciso di dare seguito alla richiesta inoltrata dagli attivisti del Comitato civico pro Serre di tenere un incontro istituzionale, alla presenza di alcuni dei massimi referenti territoriali, sulla preoccupante questione dei rifiuti tossici che sarebbero stati interrati in diverse zone della Calabria tra gli anni ‘80 e ‘90. Ancora prima la stampa locale aveva pubblicato una serie di articoli in cui venivano testualmente riportati stralci di testo del documento n. 0488_003 desecretato dal Governo il 5 maggio scorso.

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prefetto brunoSi è tenuto ieri mattina alla Prefettura di Vibo Valentia un incontro tra il capo dell’ufficio territoriale del governo, Giovanni Bruno, i rappresentanti istituzionali di diversi comuni del Vibonese ed i referenti del Comitato Civico pro Serre. Un tavolo necessario a promuovere ulteriori approfondimenti rispetto all’allarme scattato alcuni giorni fa in seguito alla desecretazione di alcuni documenti a firma Sisde – precedentemente coperti dal segreto di stato – riferiti al probabile interramento di rifiuti tossici in diverse zone del centro-sud Calabria.

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mini assemblea_pubblica_comitato_pro_serreÈ ormai da diversi giorni che siamo in possesso dei file che riportano i carteggi desecretati dal Consiglio dei Ministri, che documentano, fra le altre cose, i presunti traffici internazionali di scorie radioattive smaltiti in passato dalla ‘ndrangheta in diverse aree della nostra regione.Gli inquirenti, già venti anni fa – secondo quanto riportato negli stessi carteggi – avrebbero identificato la presenza di scorie radioattive occultate, tra gli anni '80 e ’90, anche nel territorio delle Serre calabre. 

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mini carabinieriFABRIZIA - È quasi certa l'origine dolosa del gesto anche se, sull'accaduto, sono in corso indagini da parte del carabinieri della locale stazione per accertare la dinamica dei fatti ed eventuali responsabilità. Nella tarda serata di venerdì, intorno alle 23, in località ''Cazzica'' nel piccolo centro delle Serre vibonesi, è stato dato alle fiamme un casolare di proprietà di A.C., 50enne del luogo. Il rogo ha distrutto diversi attrezzi agricoli. Sul posto, immediato l'intervento dei vigili del fuoco che, assieme ai carabinieri, avrebbero ritrovato del liquido infiammabile, che sarebbe stato utilizzato dai malviventi per dare alle fiamme il casolare.

 

 

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mini comitatoContinua l’azione condotta dal Comitato Civico Pro Serre a tutela del comprensorio. In relazione agli ultimi sviluppi riguardanti la rete sanitaria del territorio, gli attivisti del sodalizio hanno deciso di organizzare un incontro con la cittadinanza per fare il punto della situazione e rilanciare la battaglia a tutela del Presidio “San Bruno”, a danno del quale, già nei prossimi giorni, potrebbe abbattersi la manna dei tagli decisi dal “Patto per la Salute 2013-2016” che sta per essere sottoscritto tra le Regioni ed il Governo. Il provvedimento porterebbe al taglio dei presidi sanitari con meno di 60 posti letto. Come se non bastasse, nei giorni scorsi, altri importanti atti hanno contribuito a determinare lentamente l’ulteriore declino del nostro ospedale.
 
Altro argomento meritevole di attenzione - secondo gli stessi attivisti del Pro Serre - sono le terrificanti rivelazioni, attinenti ai rifiuti tossici e alle scorie radioattive che sarebbero stati sversati anche nel nostro territorio a partire dagli anni ‘90, così come riportato dai carteggi dei Servizi Segreti desecretati di recente. 
 
La cittadinanza è invitata a partecipare, dunque, all’assemblea che si terrà domani, domenica 1 giugno, in piazza Azaria Tedeschi a Serra San Bruno a partire dalle ore 19.30.
 
 
 
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scorie-nucleariCi sono voluti oltre vent’anni per rendere ufficiale una verità in realtà già conosciuta da tempo. Nelle Serre calabre, sotto ai nostri piedi, negli scavi per i metanodotti, nelle caverne, nei terreni argillosi, la ‘ndrangheta o chi per lei, già dagli anni ’90, sversava centinaia e centinaia di fusti contenenti scorie radioattive, rifiuti tossici. Oggi, solo oggi, proprio mentre emerge la verità, si iniziano a pagare le conseguenze di quella che presto, per numero di decessi, si dimostrerà una vera e propria strage italiana.

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trasversaleIl Tribunale Amministrativo Regionale ha dichiarato illegittima l’occupazione di alcuni terreni, ricadenti nel territorio del Comune di Spadola, attuata dall’Anas per i lavori di costruzione del “Quarto Tronco” della Trasversale delle Serre. Il decreto di espropriazione dei terreni da parte dell’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade era stato disposto - secondo quanto sentenziato dal Tar - tardivamente, solo nel gennaio del 2011, quanto i 5 anni previsti dalla legge entro cui emanare l’esproprio erano ormai abbondantemente scaduti.

L’occupazione anticipata dei terreni da parte dell’Anas era infatti avvenuta nel 2005, ma la “Dichiarazione di pubblica utilità” dell’opera risaliva ad un anno prima, il 2004. Solo il 18 luglio 2012, era stato però notificato il decreto definito di esproprio e, dunque, solo in tale data i ricorrenti avevano appreso che l’Anas aveva adottato una proroga di due anni dei termini di efficacia della stessa “Dichiarazione di pubblica utilità” dell’infrastruttura in costruendo. Peraltro l’esproprio era stato addirittura disposto per un'estensione di terreno maggiore.

Il Tar Calabria ha quindi accolto il ricorso, evidenziando nella sentenza come ai soggetti appellatisi al Tribunale sia stata omessa la comunicazione di avvio del procedimento di proroga dei termini di efficacia della “Dichiarazione di pubblica utilità” dell’opera. La stessa proroga dei termini, secondo la decisione dei giudici, è da considerarsi ammissibile solo in presenza di ragioni eccezionali, cosa che nel caso dei terreni in oggetto non sussiste. L’invalidità della proroga della Dichiarazione si riflette di conseguenza anche sul decreto di esproprio. Da ciò se ne deduce che l’Anas dovrà restituire ai legittimi proprietari i terreni occupati, pagando inoltre una somma per il periodo di occupazione illegittima o, in alternativa - ipotesi più plausibile - potrà acquisire direttamente gli appezzamenti corrispondendo ai proprietari le somme relative al valore stimato dei terreni stessi. Entro 120 giorni dalla notifica della sentenza l’Anas dovrà ufficializzare la decisione presa in merito.

Si profilano, dunque, ulteriori ritardi per un'opera realizzata a velocità pachidermica, presentata per la prima volta dalla Commissione regionale per la programmazione economica nel Piano degli interventi pubblici sulle infrastrutture del Mezzogiono del 1966.

 

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