Mercoledì, 11 Novembre 2015 09:10

Scossa di terremoto al largo della costa vibonese

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.0 della scala Richter è stata registrata nel corso della notte dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia al largo del mar Tirreno, nel distretto della costa calabra occidentale.

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polizia 113 1Domenico Lombardo, di anni 47, insegnante di violino del Liceo musicale "Vito Capialbi" di Vibo Valentia, nella mattinata di oggi, intorno alle ore 11.30, è stato colpito da diversi colpi di arma da fuoco che gli hanno procurato ferite gravi alla testa, al collo e al torace. A sparare, con una pistola calibro 7.65, è stata Caterina Cananzi, di 50 anni, prontamente fermata dagli agenti della squadra mobile vibonese. Il malcapitato insegnante, che versa in condizioni gravi, si trova ora all’ospedale "Jazzolino" in prognosi riservata, ma comunque fuori pericolo di vita.

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Prefetto-ViboSi sono incontrati nella mattina di ieri nella Sala consiliare della Provincia e lo faranno di nuovo fra quattro giorni, il prossimo lunedì. Riprende con un ritmo febbricitante l’operato dei primi cittadini del Vibonese. Al centro della discussione intavolata dalla Conferenza dei sindaci, argomenti pregnanti di difficile risoluzioni, ma riguardo ai quali pare si possa arrivare presto a qualche risvolto positivo. A volere l’incontro è stato il prefetto Giovanni Bruno, che ha presieduto i lavori della Conferenza. All’ordine del giorno i tetti di spesa per le prestazioni ospedaliere e socio sanitarie; la questione relativa ai precari Lsu ed Lpu in dotazione ai diversi enti territoriali e, in conclusione, l’emergenza randagismo.

In apertura, proprio in riferimento al primo argomento in scaletta, è stata sollevata l’esigenza di accrescere la spesa sanitaria per la nostra provincia. Il sollecito di aumento, indirizzato alla Regione, è frutto soprattutto della necessità di imporre una necessaria inversione di tendenza rispetto al fenomeno della cosiddetta migrazione sanitaria. La mobilità sanitaria passiva ha spinto, infatti, soprattutto negli ultimi tempi, un numero sempre più crescente di cittadini del Vibonese a rivolgersi al di fuori delle strutture dell’Azienda sanitaria provinciale per ricevere cure. A tal proposito le parti hanno condiviso l’esigenza di richiedere oltreché l’aumento delle risorse erogate all’Asp, anche e soprattutto il miglioramento dell’offerta della rete sanitaria provinciale.

In merito al secondo punto all’ordine del giorno, afferente all’altrettanto annosa questione che vede interessate le centinaia di Lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, si è fatto il punto sugli aspetti burocratici sanciti dalle recenti direttive impartite dal ministero del Lavoro, secondo cui entro il prossimo 2 dicembre i Comuni dovranno inoltrare la documentazione utile per il conseguimento del contributo per la stabilizzazione di alcuni di questi lavoratori, presumibilmente sulla base dell’anzianità anagrafica. Diversi sindaci hanno espresso grosse perplessità a riguardo, rimarcando le precarie condizioni economiche dei rispettivi enti. Una situazione che, secondo molti primi cittadini, non può assolutamente garantire i corrispettivi economici a favore dei lavoratori. A tal proposito, proprio il Prefetto Giovanni Bruno, ha sospeso il punto rimandando la discussione a successivi incontri, dove si potranno acquisire dati precisi in merito alla questione, magari assunti in seguito ad un colloquio diretto tra il capo dell’Utg Vibonese ed il ministro Giuliano Poletti.

Terzo ed ultimo punto quello inerente alla necessità di realizzare un canile sanitario provinciale che possa lenire l’emergenza randagismo, utile a prestare cure e rifugio ai cani. A tal proposito si è già pensato di definire l'edificazione fisica della struttura. Zone individuate per una possibile collocazione del canile sono state quella adiacente all’aeroporto di Vibo, alcuni territori nei pressi di Zungri o, in ultima ipotesi, di Fabrizia. La necessità di agire in tempi brevi è sancita anche dal fatto che la convenzione con il canile privato siglata dall’Asp è scaduta nei giorni scorsi. Nel frattempo i cani accalappiati e da microchippare saranno trattenuti in strutture private a spese dei Comuni. La prossima conferenza dei sindaci si terrà lunedì 24 alle ore 11.

 

 

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alluvione vibo1Nell’epoca delle grandi tragedie legate al maltempo e ai terremoti, causate dal rischio idrogeologico e dagli sciami sismici, con mezza Italia sotterrata da frane, detriti e piogge incessanti, con una regione particolarmente esposta al rischio sismico, il grande paradosso calabrese si concretizza in un assurdo assunto di fondo: «I soldi ci sono ma non vengono spesi». 185milioni di euro di risorse destinate a finanziare interventi di rafforzamento e miglioramento sismico, oltreché opere di demolizione e ricostruzione di edifici, con particolare attenzione per quelli scolastici, risultano praticamente del tutto inutilizzati. La somma è stata destinata al territorio calabrese in seguito al ripartimento fra le Regioni del Fondo per la prevenzione al rischio sismico. Non meno irragionevole la questione inerente al dissesto idrogeologico, legata alla fragilità di un territorio dove, ancora una volta, i costi sostenuti per correre ai ripari, risultano di gran lunga superiori rispetto alle spese necessarie per la messa in opera di opportuni interventi preventivi. Ma anche in tal caso, come sottolinea Gaetano Macrì, presidente Ange, «dei 185 interventi programmati, per un importo di 220milioni di euro, nell’ambito dell’Apq siglato nel 2010 fra Governo e Regione, ad oggi, in realtà pochissimi sono i progetti avviati, nessuno nella nostra provincia».

Cifre anomale che emergono dalle negligenze inerenti alla mancata salvaguardia di un territorio ad alto rischio idrogeologico e sismico. Il Vibonese, insomma, anche da questo punto di vista, sembra letteralmente fermo al palo, mentre, ad ogni minima pioggia l’intero territorio provinciale si mostra pronto a franare su se stesso, con costi enormi non solo dal punto di vista finanziario e strutturale, ma a volte anche in merito al numero di perdite umane. In tal senso, basta fare riferimento al nubifragio che mise in ginocchio il Vibonese nel 2006 e che comportò la morte di tre persone, tra i quali il piccolo Salvatore Caglioti, sedicenne, travolto assieme a due guardie giurate da una valanga di fango e detriti lungo la statale 18.

Contestualmente, però, Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, ha incontrato ieri pomeriggio a Lamezia Terme una folta schiera di giornalisti, dopo aver ricevuto nella mattinata gli operai forestali del Parco nazionale della Sila. Galletti, eletto in quota Udc, ha accolto i lavoratori affiancato dal presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, dagli assessori regionali Michele Trematerra e Alfonso Dattolo, oltreché dal segretario regionale dello scudocrociato, Gino Trematerra. «Abbiamo finanziato con i fondi di coesione un piano per la prevenzione del dissesto idrogeologico che riguarderà tutta Italia per complessivi 9miliardi di euro in 7 anni - ha spiegato il ministro -. La Calabria in tale computo è presente a pieno titolo». La speranza è che, oltre la campagna elettorale, all’indomani del fatidico 23 novembre, le teorie possano acquisire valenza pratica.

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Venerdì, 07 Novembre 2014 12:20

Allarme maltempo, vertice in prefettura a Vibo

allagamenti 12Per prevenire ogni potenziale pericolo all'incolumità pubblica e, soprattutto, per porre in essere provvedimenti adeguati rispetto all’ondata di maltempo che da diverse ore sta interessando anche il territorio provinciale, nel primo pomeriggio di ieri, si è tenuto un vertice operativo tra il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, ed alcuni dei sindaci dei comuni del Vibonese.

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scuola1È una vera e propria ecatombe quella che è emersa mercoledì scorso nell’incontro tenuto nella sala del consiglio provinciale sullo stato di agibilità degli edifici scolastici del Vibonese. Su 32 strutture di competenza della Provincia – di cui 26 di proprietà e 6 in affitto – solo 4 risultano completamente a norma antincendio, mentre, a parere dei Vigili del fuoco, se l’analisi si estende a tutte le 200 scuole del Vibonese, solo 7 risultano essere perfettamente in regola con le vigenti disposizioni. Una situazione catastrofica sancita dal fatto che per l’adeguamento degli edifici sono stati presentati progetti per un importo complessivo di 9milioni di euro. Progetti che, però, non hanno al momento avuto alcuna copertura finanziaria. La situazione si fa ancora più catastrofica se si considera che, invece, per l’adeguamento alle normative antisismiche di milioni ne occorrerebbero addirittura 30.

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Mercoledì, 17 Settembre 2014 10:10

Due scosse di terremoto a largo della costa vibonese

mini terremotoDue scosse di terremoto si sono registrate nella notte a largo della costa vibonese. La prima, di magnitudo 3.2, si è verificata a circa 97 chilometri di profondità; mentre la seconda - di magnitudo 2.1 - è avvenuta alle prime luci dell'alba, poco dopo le 6.30, sempre sulla costa calabra occidentale, a 118 chilometri di profondità. 

 

 

 

 

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ospedale san bruno23È un quadro intermittente quello offerto oggi su tutto il territorio provinciale dall’Asp di Vibo Valentia a tutela dei pazienti nefropatici, dializzati e trapiantati. Con note positive che fanno sperare in un pronto miglioramento del servizio prestato, ed altre, invece, profondamente negative, che di contro inducono a pensare che, in alcuni punti della provincia, come per l’ospedale “San Bruno”, le criticità lamentate da anni saranno destinate a restare tali per ancora molto tempo.

Pasquale Scarmozzino, presidente Aned Calabria – l’associazione nazionale dializzati e trapiantati – ha infatti espresso soddisfazione per i buoni passi in avanti programmatici a favore dei centro dialisi dell’ospedale civile “Jazzolino” di Vibo Valentia e di quello di Soriano Calabro, ma allo stesso tempo si è detto preoccupato per le condizioni del presidio serrese.

Una nota di encomio, dunque, a parere di Scarmozzino, per la critica sanità provinciale, almeno per quel che riguarda, in particolare, il servizio offerto a Vibo ai dializzati, in quanto nel progetto per la costruzione del nuovo presidio sanitario sarebbe stata «prevista la costruzione di una rampa per consentire ad ambulanze e autodializzati l’accesso diretto ed il posteggio nell’immediatezza della sala progettata a piano rialzato». Analoga soddisfazione è stata espressa per gli interventi previsti per il centro di Soriano Calabro, mentre, di contro, lo stesso Scarmozzino, ha evidenziato come in realtà sussistano gravi disagi nel reparto dialisi afferente al presidio sanitario di Serra San Bruno, l’unico a favore del quale, neanche a lungo termine, sono previsti adeguamenti ed interventi opportuni vista le numerose criticità rilevate nelle strutture. «La ristrutturazione ed il trasferimento di piano del centro dialisi di Serra San Bruno deve attendere per mancanza di fondi regionali, a causa dell’insensibilità della politica regionale, in cui riveliamo – aggiunge Scarmozzino – la presenza dell’assessore serrese Nazzareno Salerno, con noi sempre silente».

Giudizio di tutt’altro tipo viene espresso invece, sempre dal presidente Aned, per il programma “dialisi vacanza”, deliberato ed organizzato dall’azienda sanitaria provinciale proprio su sollecito della stessa associazione. Infatti, l’Asp Vibonese sarebbe stata, secondo Scarmozzino, l’unica a destinare in bilancio la somma di 50mila euro per permettere, di fatto, l’esecuzione di 500 sedute dialitiche a vantaggio dei dializzati in vacanza nel Vibonese, provenienti da altre regioni d’Italia. Un provvedimento che ha chiaramente portato anche ad un giovamento in termini economici e di immagine per il turismo sul territorio provinciale. Una buona esperienza da ripetere sicuramente per l’estate prossima.

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ruelloNello Ruello, primo storico testimone di giustizia e fotografo di Vibo Valentia, solo pochi giorni fa aveva presentato un esposto alla Procura Vibonese per chiedere dovuti chiarimenti in merito al mancato ripristino della sua scorta e per accertare eventuali responsabilità omissive in relazione alla vicenda. Lo scorso 23 luglio, infatti, il Tar del Lazio aveva provveduto a revocare la decisione - presa in precedenza dall’Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale del ministero dell’Interno - grazie alla quale la tutela a Ruello, considerato evidentemente ormai fuori pericolo, era stata tramutata in «semplice vigilanza generica radiocollegata con sosta» vicino l’abitazione e l’esercizio commerciale. Ma, ciò nonostante, il ripristino del servizio di scorta non era ancora stato concretamente attuato.

Nella serata di ieri, però, i vertici locali della Guardia di finanza hanno finalmente comunicato al fotografo Vibonese la notizia del ripristino del servizio e della sospensione della revoca in via cautelare. Il provvedimento sarebbe dunque conseguente all’accoglimento, da parte dello stesso Tribunale amministrativo regionale del Lazio, dell’istanza presentata dal legale di Ruello, l’avvocato Giovanna Fronte.

Nello Ruello, che è anche vicepresidente dell'associazione antimafia "Riferimenti", è sotto protezione per aver denunciato e fatto condannare in via definitiva, per usura ed estorsione, diversi esponenti di primo piano del clan Lo Bianco-Barba di Vibo Valentia, alcuni dei quali oggi sono a piede libero.

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sala operatoriaLa carenza di anestesisti in organico presso l’Azienda sanitaria di Vibo Valentia sta continuando a provocare forti criticità nelle strutture ospedaliere dell’intero territorio provinciale. Singolare era stato il caso del presidio sanitario serrese, l’ospedale ‘San Bruno’, che nella primavera scorsa, per diverse settimane, si era ritrovato completamento privo di personale preposto allo svolgimento delle attività di anestesia e rianimazione, in quanto i due professionisti presenti in pianta organica si trovavano entrambi assenti dal servizio, causa malattia. La carenza aveva indotto i vertici del presidio a dichiarare il “default”, consigliando, addirittura, il trasferimento dei pazienti considerati gravi verso lo ‘Jazzolino’ di Vibo. L’assenza aveva per altro determinato lo stop delle attività di rianimazione destinate alle urgenze del Pronto Soccorso e del reparto Medicina, agli interventi effettuati nella sala operatoria di Chirurgia e a tutti i casi di Radiologia contrastografica. A distanza di mesi la situazione non è migliorata di molto, visto che attualmente in organico al ‘San Bruno’ vi è un solo anestesista. Condizione, dunque, a dir poco fragile, che rischia ancora oggi di mettere definitivamente ko il presidio serrese.

Per correre ai ripari ed ovviare all’insorgere di nuove pericolose emergenze sanitarie - che potrebbero registrarsi di nuovo oltreché nell’ospedale di Serra, anche in quelli di Vibo e Tropea - il nuovo direttore generale dell’Asp Vibonese, Florindo Antoniozzi, ha emanato ieri un avviso pubblico per la formazione di una graduatoria composta da anestesisti e rianimatori da utilizzare però soltanto per la sostituzione del personale assente per «gravidanza, puerperio e malattia».

Il provvedimento è consequenziale alla delibera dell’1 agosto scorso e prevede, dunque, non il potenziamento delle piante organiche dei tre presidi del Vibonese, ovunque sottodimensionate, ma piuttosto l’identificazione di figure professionali da utilizzare all’occorrenza, ossia quando gli anestesisti di ruolo si trovano impossibilitati a prestare servizio. Sulla questione, piuttosto, di recente era stato sollecitato l’avvio delle attività burocratiche utili alla deroga del famigerato “blocco del turnover”. Necessità più che impellente che era stata riportata nel corso di un incontro istituzionale, tenuto a Roma da esponenti politici del territorio alla presenza del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Un incontro che si è però dimostrato con il tempo un buco nell’acqua, visto che ancora oggi non si è arrivati concretamente ad attuare alcuna deroga al divieto di assunzione di nuovo personale medico e paramedico. Si continua, insomma, a porre in essere interventi soltanto palliativi a favore di una sanità, quella del Vibonese, ormai ridotta al lumicino.

- Ospedale San Bruno in tilt. Proposto il trasferimento dei pazienti da Serra verso Vibo

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