Sabato, 16 Ottobre 2021 12:55

Petrolmafie, sono 9 le richieste di patteggiamento e salgono a 18 i riti abbreviati

Scritto da Redazione
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Per l’inchiesta Petrolmafie di Vibo (nominato Dedalo il troncone catanzarese) sono 9 i patteggiamenti e 18 riti abbreviati (prima erano 10). Passano da 67 a 57 invece gli imputati che hanno optato per l’ordinaria udienza preliminare. Gli imputati devono rispondere a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsioni, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, intestazione fittizia di beni, evasione delle imposte e delle accise anche mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, contraffazione e utilizzazione di documenti di accompagnamento semplificati. Reati la cui gravità diviene anche dall’esser stati commessi per dare supporto alla ‘ndrangheta, in particolare ai Mancuso di Limbadi.

I PATTEGGIAMENTI Passano da otto a nove i patteggiamenti e riguardano Alberto Pietro Agosta e Enrico Agosta di Catania; Gennaro Basile e Raffaele Celotto di Napoli; Luigi Borriello di Torre del Greco (Na); Francesco Reugeri di Motta Sant’Anastasia; Antonino Signorello di Belpasso; Ciro Sodano di San Giorgio a Cremano e Giuseppe Terranova di Vibo Valentia. 

RITO ORDINARIO Andranno avanti con l’udienza preliminare il presidente della Provincia di Vibo Salvatore Solano di Stefanaconi; Roberto Aguì di Catania; Nicola Amato di Catania; Benedetto Avvinto di Portici (Na); Anna Bettozzi di Roma; Anna Buonfante di Portici (Na); Vincenzo Campajola di Giugliano (Na); Isaia Angelo Antonio Capria di Nicotera; Alberto Coppola di Pollena Trocchia (Na); Carmine Coppola di Napoli; Roberta Coppola di Pollena Trocchia (Na); Felice D’Agostino di Martinsicuro (Te)Angela D’Amico di Vibo; Antonio D’Amico di Vibo; Domenica D’Amico di Vibo; Giuseppe D’Amico di Vibo; Rosa D’Amico di Vibo; Francesco D’Angelo di Vibo; Gaetano Del Vecchio di Tropea; Virginia Di Cesare di Roma; Biagio Esposito di San Giorgio a Cremano (Na); Carmelo Fabretti di Catania; Giuseppe Fasulo di Statte (Ta); Sebastiano Foti di Catania; Antonio Francolino di Catanzaro, Salvino Frazzetto di Catania, Gregorio Giofrè di San Gregorio d’Ippona,  Gennaro Gravino di San Giorgio a Cremano (Na), Giasone Italiano di Delianuova,  Salvatore La Rizza di Vibo Valentia, Cesare Nicola Limardo di Limbadi, Paolo Lipari di Stefanaconi, Sebastiano Lo Torto di Nicotera,  Luigi Mancuso di Limbadi, Silvana Mancuso di Limbadi, Nazzareno Matina di Stefanaconi, Giulio Mitidieri di Potenza; Francesco Monteleone di Vibo Valentia; Luciano Morabito di Africo; Lucia Nurcato di Napoli; Irina Paduret di Milano; Zhelev Peyo Petkov di Vibo; Fabio Pirro di Napoli; Francesco Saverio Porretta di Milano; Antonio Prenesti di NicoteraRosamaria Pugliese di Nicotera; Rocco Raccosta di Oppido MamertinaGiuseppe Ruccella di Filogaso; Fortunato Salamò di Zambrone; Rosario Cristian Santoro di Palermo; Damiano Sciuto di Catania; Francescantonio Tedesco di Ionadi; Roberto Domenico Tirendi di Catania; Ernesto Tortora di Napoli; Roberto Trovato di Santa Domenica Vittoria (Me); Angelo Ucchino di Giardini Naxos; Gennaro Vivese di San Giorgio a Cremano.

RITO ABBREVIATO Da 10 a 18 (al momento) gli imputati passati al rito abbreviato. Tra questi Francescantonio Anello di Filadelfia; Giuseppe Barbieri di Sant’Onofrio; Armando Carvelli di Crotone; Giovanni Carvelli di Petilia Policastro; Gerardo CaparrottaSalvatore Giorgio di Catanzaro; Vincenzo Zera Falduto di Reggio Calabria; Giocchino Falsaperla di Catania; Filippo Fiarè di San Gregorio d’Ippona; Pasquale Gallone di Nicotera; Marco Lione di Terzigno (Na); Giuseppe Mercadante di Casal di Principe (Ce); Antonio Ricci di Montecorvino Pugliano; Alessandro Primo Tirendi di Gravina di Catania; Francesco Mancuso di Limbadi; Daniele Prestanicola di Maierato; Domenico Rigillo di San Vito sullo Ionio; Orazio Romeo di Acireale.

PARTI CIVILI Come parte civile ci sarà la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dell’interno, l’Agenzia delle dogane, l’Agenzia delle Entrate, la Regione Calabria, l’Associazione Antiracket e Antiusura (assistita dai legali Giovanna Fronte e Maria Antonietta La Monica), l’associazione Cooperporo, la Provincia di Vibo (avvocato Maria Rosa Pisani), dei Comuni di Vibo Valentia, di Sant’Onofrio (rappresentati entrambi dal legale Maria Antonietta La Monica) e Limbadi (avvocato Giulio Ceravolo).

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