Venerdì, 14 Agosto 2020 13:35

Serra verso le Comunali | Censore rivela: «Ecco come (grazie a Procopio) è nato l'accordo con Salerno»

Scritto da Redazione
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Continua l’approfondimento di “Noi che…” – trasmissione radiofonica di RS98 condotta da Daniela Maiolo, con la presenza in studio del direttore del Vizzarro Sergio Pelaia – sulle dinamiche che stanno animando la campagna elettorale per le amministrative di Serra San Bruno.

Ma questa volta a destare la curiosità degli ascoltatori non è l’attualità di questi giorni, ma soprattutto i particolari che hanno innescato l’alleanza Censore/Salerno e, di conseguenza, che hanno portato alla candidatura a sindaco di Antonio Procopio alla guida della lista Uniti per Serra ed ospite in studio assieme a Censore. Proprio l'ex parlamentare del Pd, incalzato sull'argomento, per la prima volta ha fatto emergere i retroscena che lo hanno condotto, dopo decenni da «nemici storici», a maturare l’idillio con l'ex assessore regionale di centrodestra Nazzareno Salerno. «La politica è l’arte del possibile. In politica avvengono cose non prevedibili, di tutto e di più. E questo è successo anche a Serra. Salerno è stato un bravo politico e amministratore – ha spiegato l’ex deputato – e sapevo che un giorno le nostre strade si sarebbero incrociate. Il nostro è stato un incontro contraddistinto da un tratto umano e quando Salerno ha vissuto la sua triste disavventura (il coinvolgimento nell'inchiesta “Robin Hood”, ndr), io ho sentito la necessità di manifestargli vicinanza e solidarietà. Non come fatto politico, ma umano. Io non festeggio mai sulle disgrazie altrui, anche perché poi possono accadere in casa propria. Anche io mi sono trovato per le dichiarazioni di un tale Giamborino (ex consigliere regionale di centrosinistra coinvolto nell'inchiesta "Rinascita-Scott, ndr) sulla stampa senza c’entrare nulla». Da qui Censore si addentra nei particolari, spiegando che appena si era affacciata la crisi interna all’amministrazione Tassone, ad inizio 2019, che di lì a poco avrebbe portato all'uscita dalla maggioranza di tre consiglieri comunali, sarebbe stato lui stesso ad esortare l’allora sindaco Luigi Tassone a contattare Nazzareno Salerno. «Ho detto a Tassone: "Fai una telefonata a Salerno, hai il numero?" – è il racconto di Censore –. Ma al primo tentativo non ci ha risposto. Allora ho insistito: "Mandagli un messaggio. Nulla. Allora ci siamo rivolti a Gianni Procopio (padre dell’attuale candidato a sindaco Antonio, ndr) a chiedere se poteva lui contattare Salerno per nostro conto, per spiegargli che volevo andare a trovarlo a Verona (dove Salerno lavora e risiede attualmente, ndr)».

Grazie al punto di contatto stabilito da Gianni Procopio, dunque, Censore e Tassone si sarebbero messi in viaggio verso il capoluogo Veneto, dove, in un incontro viso a viso, avrebbero così gettato le basi per il proseguo dell’azione amministrativa e, di conseguenza, per la continuità del progetto rappresentata oggi dalla candidatura a sindaco di Antonio Procopio. «La gente quando andrà a votare, non voterà né per me né per Salerno – ha tentato poi Censore di spostare il focus dell’intervista sull’attualità –, ma dovrà scegliere tra Antonio Procopio e altri due candidati. Noi abbiamo messo in campo un giovane brillante, una candidatura autorevole che ha già un’esperienza amministrativa alle spalle. Nelle altre liste ci sono “cani sciolti”, persone che prima stavano con noi e poi si sono allontanate. Ad ogni campagna elettorale io mando in “pensione” qualcuno e vi assicuro che anche questa volta ci saranno dei "pensionamenti"».

«La stagione dell’odio è finita. Questa è la cosa a mio avviso migliore e noi continueremo con questa modalità, faremo politica senza attacchi personali – ha spiegato invece il candidato Antonio Procopio –. Vedo nel civismo una risorsa enorme, ma è ben noto che il mio campo politico di origine è il centrosinistra pur non avendo attualmente tessere di partito. La lista nasce da due movimenti (l’unione tra i censoriani di “La Serra Rinasce” e i salerniani di “In alto volare”, ndr) che con pari dignità hanno voluto costruirla con un cammino che parte da marzo 2019, da quando è stato intrapreso un percorso di sinergia che ha portato a tanti risultati positivi. Oggi si respira al nostro interno armonia politica e spero che rimanga per tanto tempo». Poi Procopio guardando al futuro ha spiegato che il primo scoglio sarà quello «dell’approvazione del Bilancio di previsione entro il 30 settembre. Poi ci occuperemo del centro storico, di scuola, del sociale, dell’acqua, dei rifiuti, delle strade, del Psc. Ci focalizzeremo su pochi punti, sui quali vogliamo iniziare a lavorare fin da subito».
Non sono mancate comunque le frecciatine verso gli avversari: rispondendo alle accuse di responsabilità dei fallimenti degli ultimi anni nella gestione amministrativa di Serra San Bruno, Procopio ha spiegato che «in ogni lista ci sono candidati riconducibili ad amministratori del passato, chi non è stato coinvolto in prima persona aveva comunque parenti ad amministrare, quindi nessuno può ergersi e puntare il dito contro gli altri».
Sulla questione “liste pulite”, infine, ancora Procopio ha spiegato: «La mia squadra è stata già presentata da giorni, quelle degli altri avversari ancora non si conoscono quindi non posso esprimere giudizi su chi ancora si nasconde. La Prefettura farà i controlli dovuti, possiamo anche risalire l’albero genealogico di chi si mette in lista, per me e per la mia lista non c’è alcun problema. Detto questo, Serra è un paese di persone per bene e spero che si mantenga anche questo profilo di trasparenza nella composizione delle altre liste». Sull’argomento anche Censore ha spiegato «a Serra ci sono gli “anticorpi” per avere liste “pulite”, tanto è vero che in un’altra compagine c’è stato qualche scontro forte rispetto a candidati che potrebbero avere un profilo che danneggerebbe la lista. Vuol dire che questo è un problema sentito. Il fatto che si voglia prendere le distanze da alcune situazioni è un fatto positivo».

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