Valerio Loielo, raggiunto da un colpo di fucile alla spalla attorno alla mezzanotte stava viaggiando a bordo di una Fiat 500, assieme alla sorella e alla madre, nel tratto di strada che conduce da Sorianello verso Soriano. A riportare le ferite maggiori sarebbe stato proprio il 20enne, ora ricoverato presso lo Jazzolino di Vibo, mentre la madre e la sorella pare siano rimaste illese.
Per il giovane la prognosi è di 10 giorni.
Secondo i primi rilievi – effettuati dai carabinieri della Stazione di Soriano diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca e da quelli di Serra San Bruno diretti dal capitano Stefano Esposito Vangone – ad aprire il fuoco, celati dietro alcune siepi a margine della carreggiata, sarebbero state una o due persone, al momento rimaste ignote.
Il timore degli inquirenti è che con l'agguato di stanotte si possa riaccendere la sanguinosa faida delle pre Serre vibonesi che contrappone il clan dei Loielo a quello degli Emanuele. Il padre dello stesso Valerio era cugino di Vincenzo Loielo, scarcerato nei giorni scorsi dopo essere stato assolto in appello a Catanzaro nel processo “Luce nei boschi” sia per il reato di estorsione che per il duplice omicidio di Rocco Maiolo e Raffaele Fatiga, scomparsi da Acquaro agli inizi degli anni '90 e mai ritrovati.