Secondo quanto riportato dall'edizione odierna della Gazzetta del Sud, sono state stralciate dal procedimento le posizioni dell'ex primo cittadino di Vibo, Franco Sammarco, dell'ex sindaco di Serra, Raffaele Lo Iacono e dell'ex dg dell'Asp vibonese, Ottavio Bono.
Rimangono, invece, in piedi le accuse sollevate a carico di Silvio Claudio Pellegrino, 62 anni; Simone Josè Golino (41), amministratori e legali rappresentanti pro tempore dell’Eurocoop, Santo Romano (66), membro del consiglio d’amministrazione, e Gerardino Garrì (40) di Vibo, dipendete Eurocoop.
Notificato l'avviso di conclusione indagini anche nei confronti di Anna Maria Lucia Battaglia (56), Michelina Ricca (67) e Antonio Vadalà (63). Coinvolti pure Mario Nicolino (46), di Cessaniti, funzionario della Provincia di Vibo; Fernando Torchia (40) e Raffaele Esposito (34), addetti dell’Autorità di audit della Regione; Ottavio Gaetano Bruni (72) di Sant’Onofrio e Francesco De Nisi (48) di Filadelfia, ex presidenti della Provincia di Vibo; Antonio Vinci (64) di San Gregorio d’Ippona, dirigente della Provincia in pensione; Edith Macrì (45) di Tropea, dirigente della Provincia; Bruno Calvetta (56), già dirigente generale del Dipartimento 10 della Regione; Salvatore Luciano Zappulla (53) e Antonio Michele Franco (53), funzionari unità di crisi Dipartimento 10 della Regione; Concettina Di Gesu (64) di Vibo, presidente della commissione di valutazione per il bando oggetto d’indagine ed Elisa Maria Mannucci (59), funzionario regionale.
I 19 indagati dovranno rispondere del reato di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di finanziamenti pubblici e, a vario titolo, di falsità ideologica, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e frode nelle pubbliche forniture.