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Mercoledì, 27 Marzo 2013 16:16

Clan Mancuso, 38 arresti: lo scudo fiscale per i capitali della 'ndrangheta

Scritto da Loredana Colloca
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mini ccVIBO VALENTIA - Due filoni di inchiesta condensati in un totale di 38 provvedimenti di custodia cautelare recapitati ad altrettanti soggetti - non solo affiliati ma anche professionisti ed imprenditori - legati, a vario titolo alla cosca dei Mancuso di Limbadi. Prosegue così, nell’ambito della seconda tranche dell’operazione Black Money coordinata dalla Dda di Catanzaro, l’offensiva delle forze dell’ordine sugli affari milionari della cosca egemone nel vibonese, ma attiva ben oltre i confini nazionali. In particolare, il filone dell’inchiesta denominata “Overseas”, che ha impegnato soprattutto la Guardia di finanza, ha portato alla luce una truffa transnazionale effettuata tra la Calabria e l’Irlanda. Un meccanismo estremamente sofisticato, basato sulla cosiddetta estero vestizione, che aveva come protagonisti i due titolari della VFI, un’azienda con sede a Dublino

facente capo all’imprenditore campano Antonio Velardo e al cittadino irlandese Henry James Fitzsimmons, legato all'Ira e già condannato per terrorismo.

I due sedicenti imprenditori agivano da intermediari nella vendita di alloggi da realizzare nelle strutture ricettive della Costa degli dei. Agli acquirenti, soprattutto stranieri, la società offriva prestazioni ad un prezzo maggiorato di circa il 35% rispetto a quello di mercato su ogni lotto, in modo da guadagnare cospicue provvigioni totalmente sconosciute al fisco. Il gancio, secondo gli investigatori, era, sul territorio calabrese, l’imprenditore Antonio Maccarone, parente acquisito dei Mancuso, il cui compito era essenzialmente quello di individuare, su indicazioni della cosca, le aziende incaricate di realizzare i lavori. Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati circa 40milioni di euro, proventi della truffa e del successivo reinvestimento dei capitali fatti rientrare in Italia grazie al meccanismo normativo più che favorevole dello scudo fiscale. Ma durante le indagini gli investigatori si sono trovati di fronte a mille rivoli di indagine che devono ancora essere percorsi nella loro interezza. Nel mirino della Procura antimafia anche le condotte estorsivo-usuraie nei confronti di alcuni imprenditori del territorio e un giro di affari relativo alla distribuzione di prodotti alimentari.

Ventiquattro ordinanze sono state emesse nei confronti di persone già sottoposte a fermo nella precedente operazione condotta il 7 marzo scorso e 23 sono state eseguite. Resta irreperibile Mario De Rito, di 39 anni, che era già sfuggito al fermo. Le persone cui l'ordinanza è stata notificata in carcere sono: Pantaleone Mancuso (67), detto "luni vetrinetta"; Giovanni Mancuso (72); Giuseppe Mancuso (36); Antonio Maccarone (34); Antonio Cuturello (23); Giovanni D'Aloi (47); Giuseppe Costantino (47); Fabio Costantino (36); Damian Zbigniew Fialek (36); Antonio Pantano (56); Francesco Tavella (43); Orazio Cicerone (40); Antonino Castagna (63); Giuseppe Raguseo (35); Agostino Papaianni (62); Leonardo Cuppari (39); Bruno Marano (32); Antonio Mamone (45); Antonino Scrugli (37); Gabriele Bombai (43); Salvatore Accorinti (39); Giovanni Antonio Paparatto (40); Antonio Prestia (45).
Le nuove ordinanze sono state eseguite nei confronti di Domenico De Lorenzo (23); Gaetano Muscia (49); Antonio Mancuso (75), già detenuto per altra causa; Pantaleone Mancuso (52), detto "luni scarpuni", già detenuto per altra causa; Nicola Angelo Castagna (31); Filippo Mondella (40); Antonio Velardo (36), già detenuto per altra causa; Ercole Antonio Palasciano (52); Francesco Colacino (55); Domenico Musarella (38); Francesco Maria L'Abbate (37); Giuseppe Ierace (52). Sono irreperibili Genry James Fitsimons (64) e Manuel Nunzio Callà (27).

 


 

 

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