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Mercoledì, 26 Febbraio 2020 14:31

Gal “Terre vibonesi”, Papillo: «Necessaria revisione al meccanismo dei pagamenti»

Scritto da Redazione
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Continua l’inventario sull’operato del Gal “Terre vibonesi” da parte del presidente Vitaliano Papillo, il quale sottolinea i risultati ma non manca di evidenziare le lungaggini rispetto alla gestione del meccanismo che regola i pagamenti. «Sono risultati importanti – ha sottolineato Papillo in una nota – in termini di partecipazione ai bandi e rapidità nello svolgimento delle pratiche di propria competenza, quelli ottenuti dal Gal che, in poco più di un anno, lavorando seriamente e con sacrificio, è riuscito a distribuire sul territorio circa 2 milioni di euro, di cui usufruiranno 40 imprese agricole e 12 start-up, selezionate guardando alla qualità delle idee per produrre opportunità di lavoro e far girare l’economia. Un toccasana per la provincia di Vibo – ha continuato – che vede i risultati concreti della nostra azione, e ancora ne vedrà nel prossimo futuro. I punti di forza che hanno permesso ciò vanno individuati, come più volte ribadito, nella qualità della squadra di cui si compone il Gal, un team di giovani e dinamici professionisti costantemente all’opera per fare sempre di più e meglio».

Da punto di vista della comunicazione poi, Papillo ha dichiarato che «ha giocato un ruolo fondamentale, che ci ha visti attivi e presenti sui media e sui territori, a far conoscere la nostra agenzia, le sue aree d’azione e gli strumenti che offre per aiutare i giovani e agevolare l’imprenditoria. Non è mai abbastanza ripetere che fondamentale è e sarà la sinergia e la collaborazione tra i vari attori coinvolti, i quali, se vogliamo che il film abbia un lieto fine, devono recitare bene la loro parte. Fra quelli con cui abbiamo più cooperato il Dipartimento agricoltura e risorse alimentari della Regione Calabria, i cui uffici, soprattutto da quando si è insidiato il nuovo dirigente Giacomo Giovinazzo, persona preparata e competente, sono riusciti a imprimere un’importante accelerata al lavoro, giungendo a risultati positivi in termini di quantità e qualità, nonostante le procedure comunitarie, spesso farraginose. Necessita senza dubbio di una revisione, invece, il meccanismo che regola i pagamenti, gestito da Arcea, dove occorre quella marcia in più utile ad imprimere la necessaria accelerazione al moto che porta dalla volontà individuale di fare alla determinazione collettiva di concretizzare. L'impresa che abbiamo realizzato dimostra che gli ostacoli si possono superare. Qualche accorgimento aggiuntivo all’iter consentirebbe di farlo in maniera più rapida».