Martedì, 20 Aprile 2021 21:24

I clan nel business dell'eolico, condannati i boss Mancuso e Anello

Scritto da Redazione
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Quattro condanne ed un'assoluzione. Questo il verdetto del Tribunale collegiale di Catanzaro per gli imputati dell'operazione antimafia denominata "Via col Vento" che mira a far luce sugli affari dell'eolico. A 11 anni di reclusione, scrive l’Agi, sono stati condannati: Rocco Anello, 60 anni, di Filadelfia, ritenuto a capo dell'omonimo clan (difeso dall'avvocato Sergio Rotundo); Pantaleone Mancuso, 60 anni, di Limbadi (residente a Nicotera Marina e attualmente detenuto), detto "Scarpuni" (difeso dagli avvocati Francesco Calabrese e Francesco Sabatino); Romeo Ielapi, 49 anni, imprenditore di Filadelfia (difeso dagli avvocati Sergio Rotundo e Mariantonietta Iorfida).

 A 7 anni di reclusione è stato condannato Riccardo Di Palma, 49 anni, di San Lupo, in provincia di Benevento, (difeso dall'avvocato Giovanni Spina), mentre è stato assolto Mario Scognamiglio, 44 anni, di Napoli. L'indagine ha acceso i riflettori sul business dell'eolico nei parchi di Amaroni, Cutro e San Biagio con la presunta ingerenza dei clan Mancuso, Anello e Trapasso nei milionari lavori degli impianti e nella guardiania delle zone. Gli imprenditori sarebbero stati costretti a subappaltare i lavori inerenti alla realizzazione dei parchi ad imprese controllate dalle cosche, anche aggirando il regolamento contrattuale sottoscritto dalle imprese aggiudicatarie.

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