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Giovedì, 03 Settembre 2020 09:29

“Imponimento”, cade l’aggravante mafiosa per il figlio di Rocco Anello

Scritto da Redazione
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È stata confermata la custodia cautelare in carcere per Francescantonio Anello, l’imprenditore 30enne di Filadelfia, figlio del presunto boss Rocco Anello, coinvolto nell’operazione denominata “Imponimento”, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. La decisione è stata assunta dai giudici del Tribunale della libertà i quali, però, hanno escluso i gravi indizi relativamente all’accusa di associazione per delinquere e dell’aggravante mafiosa. Anello rimane, comunque, in carcere in quanto il Tribunale del Riesame ha confermato nei suoi confronti l’ordinanza di custodia cautelare per gli altri capi di imputazione.

Sono stati scarcerati, invece, Antonio Attisani - indagato per i reati di cui all’articolo 416 bis, associazione mafiosa, e di cui all’articolo 74 del DPR n.309 del 1990, per traffico di stupefacenti - e Antonio Mazzotta, accusato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, aggravata dal metodo mafioso.

Il Tribunale della libertà, infine, ha dissequestrato i beni di Francesco Iannazzo.