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Sabato, 13 Aprile 2013 17:46

Intimidazione al 'Brigante', ancora messaggi di solidarietà

Scritto da Redazione
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mini liberaRiceviamo e pubblichiamo:

- Pensiamo che una reale Liberazione della nostra Terra di Calabria non possa non passare per la liberazione dalle mafie e dalla denuncia e testimonianza pubblica di ciascuno di noi. Invitiamo perciò tutti gli iscritti e simpatizzanti a partecipare alla Festa della Liberazione, che avrà luogo il 25 aprile 2013 in piazza Diaz, organizzata anche con la collaborazione, tra gli altri, di Libera-Vibo Valentia e dell'Associazione  Il Brigante. Durante la festa lasceremo un "microfono aperto" dove ogni cittadino e cittadina potrà esprimersi Liberamente riguardo ai temi della giornata, per testimoniare la propria esperienza di resistenza e liberazione in Calabria. Facciamo sentire la nostra voce onesta contro le manovre 'ndranghetiste, dei corrotti e dei disonesti.

La difesa del territorio e delle regole contro una subcultura mafiosa che oramai è radicata, richiede lo sforzo di tutti quanti. A voi ragazzi del "Brigante" di Serra San Bruno,che nei giorni scorsi siete stato oggetto di un vile atto intimidatorio, e che siete impegnati quotidianamente sul 'campo' per la difesa dei diritti, per la difesa del bene primario dell'acqua -bene pubblico e che deve rimanere libero dagli interessi delle lobby-  
a voi che in questi anni siete stati 'sentinelle' di legalità, in un territorio dove lo strapotere delle consorterie criminali è soffocante, ,
vogliamo esprimere solidarietà e vicinanza. 
Non mancherà il nostro sostegno e l'appoggio per continuare nel percorso che abbiamo assieme intrapreso da diverso tempo per riprenderci il presente e far ripartire il futuro di questa nostra terra. 

Coordinamento Provinciale Libera Vibo Valentia

- Esprimo la mia solidarieta' e quella del WWF Calabria a tutti i militanti dell'Associazione "Il Brigante" di Serra San Bruno per il barbaro atto di intimidazione subito ieri sera, nella certezza che simili manifestazioni di vile arroganza mafiosa non potranno che rafforzare la volonta' di continuare a lottare per la difesa del nostro territorio .

Pino Paolillo

- L'amministrazione comunale di Sorianello, guidata dal sindaco Sergio Cannatelli ed il consigliere Bruno Ciconte, condannano il vile atto che ha colpito l'associazione culturale ‘Il Brigante’ ed esprimono ai componenti del sodalizio la più totale ed incondizionata solidarietà e vicinanza per quanto accaduto. È evidente che si tratti di un messaggio di chiaro stampo mafioso, perpetrato da chi, probabilmente, vorrebbe intimidire giovani attivisti che, da anni, si battono per la tutela della salute pubblica, contro l’invaso dell’ Alaco e, non per ultimo, contro ogni forma di criminalità organizzata. Nel ribadire con forza il nostro sostegno all’associazione, invitiamo i componenti a proseguire su questa strada, perchè solo così si potrà liberare la nostra terra dalle ingiustizie e dalle malefatte.

- Una testa di pecora grondante sangue lasciata sulla soglia della porta. Un’immagine macabra da film di far west o tipo il padrino. Una triste realtà, invece, che si è materializzata nei giorni scorsicontro i compagni e le compagne dell’associazione culturale il Brigante di Serra San Bruno. Un chiaro segnale di stampo ‘ndranghitista ad uno “sgarro” maldigerito dalle onorate locali che con la copertura delle famigliepolitiche/massoniche più influenti si spartiscono e gestiscono le ricchezze ed i posti di potere nell’amministrazione del territorio. I compagni del brigante non sono nuovi a tali attacchi. Nei mesi scorsi pallettoni sono stati lasciati sui gradini dell’abitazione di Sergio uno degli esponenti più in vista del collettivo, ora invece il pacco è stato recapitato sotto il portone dei locali dell’associazione, a dimostrazione che qualcosa nella prassi politica del collettivo ha infastidito, e pure parecchio, qualcuno. Ai briganti di serra sempre in prima linea nella difesa del territorio delle serre vibonesi, contro gli scempi dei boschi e dei terreni, contro le speculazioni nella gestione dell’acqua, in difesa dei diritti dei lavoratori dei precari e degli sfruttati, la nostra solidarietà militante, certi che non saranno tali atti a smorzare la loro caparbietà, a frenare la loro volontà, ad annichilire la loro convinzione nella giustezza della causa e nella conduzione della lotta per una società diversa. L’unico freno all’ingerenza delle ‘ndrine, al potere dei padroni e al malaffare dei politici è l’autorganizzazione popolare e la lotta politica di massa, non l’intervento di questori, prefetti e polizia sempre pronti a pose e dichiarazioni roboanti solo dopo che si materializzano atti di tale portata, ma che niente fanno di realmente efficace e concreto per prevenirli. Ed in questa direzione noi andiamo avanti. La solidarietà è un’arma. Lunga vita ai briganti

CPOA RIALZO - COSENZA


 

 

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