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La responsabile del settore biotossicologico della Fondazione Centro ricerche marine di Cesenatico, laboratorio nazionale di riferimento per le biotossine marine, Marinella Pompei, ha confermato l'identificazione delle specie microalgali effettuate nei giorni scorsi dai dipartimenti Arpacal di Vibo e Reggio Calabria.
Ad annunciarlo in una nota è l'Arpacal.
«Nel campione prelevato a Nicotera – ha affermato il direttore del dipartimento di Vibo Valentia, Angela Diano – la specie identificata appartiene all'ordine Gymnodiniales. Si tratta di una dinoficea nuda mai riscontrata in Adriatico. A questo ordine sono ascrivibili sia la famiglia delle gymnodiniacaee, sia la famiglia delle kareniacaee. A quest'ultima famiglia appartiene il genere Takayama, Karenia, Karlodinium che hanno capacità di produrre tossine e causare morie di pesci. È importante perciò – avvisa l'Arpacal – che ogni informazione, utile a individuare con certezza la specie algale coinvolta nella proliferazione, pervenga ai nostri dipartimenti che si attiveranno per il prelievo dei campioni».
«Nel campione prelevato alla foce dell'Angitola a Pizzo Calabro – continua Diano – è presente una fioritura di Pyramimonas sp, una Clorofita (classe Pyraminonadophyceae). A tale specie è dovuta l'intensa colorazione delle acque che si è registrata alla foce del fiume Angitola in concomitanza con l'aumento delle temperature delle acque. La specie non è mai stata associata a fenomeni di tossicità. La stessa microalga è stata coinvolta in proliferazioni algali registrate in Liguria da Arpal nei giorni successivi ai nostri rilevamenti».
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