Con decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono stati determinati i Comuni a cui spetta il contributo previsto dalla legge numero 145 del 2018 da destinare a investimenti relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. In particolare, per l’anno 2021, i contributi in questione ammontano complessivamente a 1 miliardo 850milioni di euro.

Gli enti locali interessati hanno già provveduto a comunicare le richieste di contributo al Ministero dell'Interno entro il termine del 15 settembre 2020. Richieste, queste, che potranno essere «nel limite massimo di 1 milione di euro per i comuni con una popolazione fino a 5mila abitanti, di 2 milioni 500mila euro per i comuni con popolazione da 5.001 a 25mila abitanti e di 5 milioni di euro per i comuni con popolazione superiore a 25mila abitanti».

La procedura telematica, predisposta dal Dipartimento per gli Affari interni e territoriali, ha rilevato la presentazione di 4554 certificazioni per un totale di 9151 progetti e una richiesta di risorse pari 5.081.354.870,43 euro. L'ammontare del contributo attribuito a ciascun ente è stato determinato secondo il seguente ordine di priorità, previsto dalla normativa vigente: a) investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico; b) investimenti di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti; c) investimenti di messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell'ente.

Il decreto interministeriale riporta tre allegati: il primo contiene l’elenco di oltre 9mila opere pubbliche, per le quali le richieste sono pervenute nei termini previsti; il secondo, invece, riporta l’elenco di 8176 opere ammesse, mentre il terzo contiene l’elenco delle 2846 opere attualmente ammesse e finanziate, tutte comprese nella predetta categoria relativa agli investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. Gli enti locali beneficiari sono complessivamente 1912. È stato stabilito, inoltre, un ulteriore incremento delle risorse di 1.750 milioni di euro per l'anno 2022, finalizzate allo scorrimento della graduatoria delle opere ammissibili per l'anno 2021. Altri 450 milioni di euro, infine, sono stati previsti per l’anno 2022 per il finanziamento di una nuova e diversa graduatoria, che sarà adottata a seguito di un’altra procedura.

Ecco i comuni del Vibonese ammessi e finanziati:

• Arena (1 milione di euro);
• Briatico (1 milione di euro);
• Brognaturo (999mila euro).
• Capistrano (999mila 484 euro);
• Dasà (1 milione di euro);
• Drapia (1.012.381,98 euro);
• Fabrizia (950mila euro);
• Filandari (990mila euro);
• Filogaso (985mila euro);
• Francavilla Angitola (700mila euro);
• Francica (1 milione di euro);
• Gerocarne (1 milione di euro);
• Mileto (2 milioni 425mila euro);
• Monterosso Calabro (1 milione di euro);
• Nicotera (2 milioni 500mila euro);
• Parghelia (500mila euro);
• Pizzo (2 milioni 500mila euro);
• Pizzoni (1 milione di euro);
• Polia (400mila euro);
• Ricadi (1 milione di euro);
• Rombiolo (1 milione di euro);
• Sant’Onofrio (950mila euro);
• Serra San Bruno (468mila euro);
• Simbario (1 milione di euro);
• Sorianello (1 milione di euro);
• Soriano Calabro (990mila euro);
• Spilinga (700mila euro);
• Stefanaconi (998mila 500 euro);
• Tropea (500mila euro);
• Vallelonga (950mila euro);
• Vazzano (950mila euro);
• Vibo Valentia (5 milioni di euro);
• Zaccanopoli (1 milione di euro);
• Zambrone (1 milione di euro);
• Zungri (990mila euro);