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Sabato, 10 Aprile 2021 14:54

Petrolmafie Spa, Condello: «Mai avuto rapporti con l’imprenditore coinvolto nell'inchiesta»

Scritto da Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo:

Nella tarda serata di ieri 9 aprile 2021, sono venuto a conoscenza di una fantasiosa e mirabolante  ricostruzione in un articolo di stampa della testata online “il Vizzarro” che racconta di un colloquio, dal tono apparentemente goliardico, tra il candidato a presidente della Provincia di Vibo Valentia (elezioni Nov. 2018) avv. Salvatore Solano e tale Pino D’Amico (cugino dello stesso, nonché imprenditore locale iscritto, come oggi verificato, nella “white list” della Prefettura di Vibo Valentia fino a marzo 2020). 

Per dovere di mera cronaca vorrei far presente che il sottoscritto non ha mai intrattenuto rapporti con tale imprenditore, né da un punto di vista personale, né attraverso l’ente che ha l'onere e l'onore di rappresentare e che dallo stesso, come da nessun altro, non ha mai ricevuto regalie, sia pure di modesta entità.

Vorrei inoltre segnalare che, all'epoca dei fatti, il sottoscritto e l'Amministrazione Comunale di San Nicola da Crissa presero parte alle elezioni provinciali appoggiando un altro schieramento politico, essendo antitetici a candidature di centrodestra.

A riprova di ciò, si rammenta che il sottoscritto fu fino all'ultimo giorno tra i papabili candidati a presidente per lo schieramento di centrosinistra, come facilmente verificabile attraverso gli articoli di stampa dell'epoca e le testimonianze dei partecipanti ad accese riunioni politiche, tenutesi presso la sede di Viale Argentario del Partito Democratico di Vibo Valentia.

L’amministrazione comunale di San Nicola da Crissa si è sempre contraddistinta per onestà e trasparenza e ha lavorato sodo per l'affermazione dei valori di legalità e lotta alla criminalità, attraverso una giornaliera e silenziosa opera di formazione ed educazione delle giovani generazioni.

Io stesso, ahimè, provengo da famiglia che ha dovuto piangere morti per ndrangheta al suo interno. Veder calpestare certi valori, vi assicuro che brucia non il doppio, ma molto di più.

È un peccato che chi ha il dovere dell’obiettività contribuisca a far passare l'idea che tutto è piatto perché tutto è marcio. Vi assicuro che non è così. Chi ha l'onore e l'onere di rappresentare lo Stato, secondo i canoni della Costituzione, lo ha appreso sul campo.

Valuterò insieme ai miei consiglieri comunali eventuali azioni da intraprendere a tutela del buon nome della nostra amministrazione, ma mai rinuncerò a portare avanti i valori che mi sono stati inculcati da maestri di vita ed educatori politici.

Un articolo di stampa, senza contraddittorio e senza alcuna prova della veridicità di quanto riportato, non può intaccare la moralità di chi per una vita si è dedicato al suo territorio, con spirito di sacrificio e abnegazione. 

Ho avuto modo di confrontarmi e porgere le mie rimostranze al direttore dell’unica testata del vibonese, che, con incredibile leggerezza e superficialità, ha interpretato fatti non penalmente rilevanti e non accertati, senza contraddittorio e senza il dovere professionale di ascoltare gli interessati. 

Ma così è, quando tutto è piatto, tutto è marcio. O almeno è questo che taluni sembrano suggerire. 

Né io né l’intera amministrazione di San Nicola da Crissa crediamo in questo modo di vedere la politica: crediamo invece nel lavoro quotidiano, nell’ascolto attivo dei bisogni della comunità e delle persone, nei valori della legalità e dell'onestà, che da sempre sono i pilastri per un buon lavoro amministrativo, sia pure nelle difficoltà che giornalmente dobbiamo affrontare. 

Giuseppe Condello, sindaco di San Nicola da Crissa


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Prendiamo atto delle precisazioni del sindaco Condello, ma rimandiamo al mittente i suoi giudizi sulla «incredibile leggerezza e superficialità» che addebita alla nostra testata. Noi non abbiamo «interpretato» proprio nulla ma abbiamo riportato il contenuto del decreto di fermo emesso dalla Dda di Catanzaro nell'ambito dell'operazione "Petrolmafie", spiegando dettagliatamente che proprio a quelle carte, e alle intercettazioni che vi sono riportate, sono riferibili quei fatti. Non abbiamo scritto che quei fatti siano veri e verificati, d'altronde non avremmo avuto né titolo né possibilità di verificarli, abbiamo scritto che se ne parla in documenti redatti dall'autorità giudiziaria presentandoli con il beneficio del dubbio. Abbiamo anche specificato che i politici citati non sono indagati, e dunque che non si tratti di fatti penalmente rilevanti il sindaco di San Nicola dovrebbe farlo presente a chi ha redatto quel provvedimento, cioè alla Procura guidata da Nicola Gratteri, e non a noi. Capiamo che è più facile prendersela con i giornalisti, ma i giornalisti pubblicano le notizie qualora le ritengano tali perché di interesse pubblico e questo, anche questa volta, abbiamo fatto. Senza "trattamenti di riguardo" per nessuno. Che in un decreto di fermo si descrivano atteggiamenti - quelli sì - quantomeno "leggeri" se riferiti a un'elezione importante per le istituzioni del territorio è per noi una notizia.

Sergio Pelaia

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