Si tratta di F.A., amministratore unico della ditta "C.T.S. spa"; F.M., socio della ditta “C.T.S. spa” e direttore dei lavori; B. S. I., legale rappresentante della ditta “EDI.TER sas”; B. A., legale rappresentante della ditta “EDI.TER sas”; R. G. ed S. M. A., responsabile ufficio settore urbanistico ed ambiente del Comune di Pizzo.
Era il 4 agosto del 2015 quando i militari della Stazione di Pizzo, unitamente a quelli del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, durante un sopralluogo presso il residence “Pietre Bianche” sito in località “Ponte di Ferro”, avrebbero accertato che la ditta “C.T.S. S.P.A.”, senza alcuna autorizzazione e apportando significative modifiche paesaggistiche, aveva realizzato una spiaggia privata mediante l’apposizione di rocce prelevate dalla costa, una piscina il cui scarico sfociava direttamente al mare e un campo da tennis.