Dietro ai presunti benefici sbandierati da Renzi in termini di snellimento delle istituzioni si cela, in realtà, l’obiettivo di dare un colpo decisivo alla già malmessa democrazia del nostro Paese, eliminando quei pochi diritti e garanzie rappresentati dalla Costituzione, per assicurarsi più potere decisionale e rendere innocua la volontà del popolo e delle comunità locali che oggi rappresentano un “intralcio” all’operato delle classi dominanti.
Il combinato tra controriforma costituzionale e provvedimenti come il Jobs Act, la Buona Scuola, lo Sblocca Italia, i tagli alla sanità, la legge Madia, le missioni di guerra spacciate per missioni di pace, la riforma Lupi sulla casa, nasce proprio con l’idea di restringere gli spazi di partecipazione e conflitto per affermare le scelte di carattere neoliberista e classista che contraddistinguono l’attuale governo.
Un governo che propina un mondo favoloso fatto in realtà di precariato permanente, spoliazione delle comunità locali, mercificazione dei beni comuni, privatizzazione dei servizi pubblici, attacchi ai diritti dei lavoratori.
In un territorio come quello calabrese, dove i segni devastanti delle politiche renziane sono tangibili e le forme di ribellione e di lotta sociale iniziano ad essere sempre più forti, tutti siamo chiamati a mobilitarci sul territorio per ribadire un No politico e sociale ad un progetto scellerato dettato dai disegni neoliberisti del governo nazionale e dalle lobby politico-finanziarie che lo sostengono.
Comitato Civico Pro Serre