Le indagini svolte dal personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Reggio Calabria e coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia, avrebbero evidenziato che l'uomo, dagli anni Settanta in poi, ha costruito un impero economico, soprattutto nel campo delle strutture ricettive, della ristorazione e dei villaggi turistici, grazie all'appoggio fornitogli dalla potente cosca Piromalli di Gioia Tauro oltre che grazie ai legami tra la cosca in questione e quella dei Mancuso di Limbadi.
Già nel mese di ottobre 2016, il Tribunale di Reggio Calabria aveva emesso un decreto di sequestro di numerosi beni mobili, immobili e società, ubicati nelle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Bologna e Roma, per un valore di 50 milioni di euro, ritenuti nella disponibilità di Comerci. Il Tribunale ha disposto ora il sequestro di un magazzino a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, di un opificio, di un'abitazione e di sei appezzamenti di terreno di vaste dimensioni, situati nel Comune di Carovigno, in provincia di Brindisi, nei pressi di Ostuni, area ad alta vocazione turistica.
Il sequestro di oggi è stato eseguito con la collaborazione del personale delle Questure di Bologna, Brindisi e del commissariato di Ostuni.