Venerdì, 16 Settembre 2016 11:03

Sequestrati beni per oltre 26 milioni di euro alla Infocontact

Scritto da Redazione
Letto 1704 volte

I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro hanno eseguito un provvedimento di sequestro, finalizzato alla confisca per equivalente ed emesso dal gip del Tribunale di Lamezia, sui beni (mobili, immobili, valori, denaro, ecc.) intestati alla società Infocontact srl, operante nel settore delle telecomunicazioni, e ai due amministratori Giuseppe Mariano e Pane Mariano, per un ammontare complessivo di circa 26 milioni di euro.

L’Infocontact, attualmente in amministrazione straordinaria, è stata costituita nel 2001 ed ha operato sul mercato dell’outsourcing, nonché nei servizi di custode care sin dal 2006. Dal 2006 al luglio del 2014, data in cui il Tribunale di Lamezia ne ha dichiarato lo stato di insolvenza, è stata amministrata dalle famiglie Pane e Graziani, le quali hanno detenuto, per il tramite di società alle stesse riconducibili, l’intero capitale sociale. Le persone che hanno amministrato, di fatto e di diritto, la società sono stati dunque Giuseppe Pane, Mariano Pane e Alfonso Graziani (quest’ultimo deceduto pochi mesi prima della dichiarazione dello stato di insolvenza). L’ Infocontact, inoltre, pur avendo stabilito la propria sede legale a Roma avrebbe, di fatto, sempre operato in Calabria ed, in particolare, nelle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia, dove risultavano ben 14 sedi operative. La società avrebbe, altresì, usufruito di svariati contributi straordinari, previsti dalle leggi nazionali e comunitarie, per l’assunzione e la formazione dei dipendenti, oltre a sgravi fiscali e contributivi a riduzione del costo del lavoro. Secondo quanto è emerso, dunque, proprio alla luce di tali agevolazioni e contributi, l’Infocontact sarebbe arrivata ad investire in Calabria e ad avere alle sue dipendenze nei vari call center circa 2mila lavoratori i quali, purtroppo, oggi hanno perso il posto di lavoro. Non solo: la società, infatti, avrebbe anche omesso di versare al Fisco, per il periodo 2009-2013, somme per oltre 26 milioni di euro.

Le complesse attività dirette dal procuratore capo f.f. della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, Luigi Maffia, hanno quindi consentito di individuare una serie di operazioni distrattive e dissipative poste in essere dall’organo amministrativo dell’Infocontact in un periodo in cui la stessa versava già in uno stato di insolvenza.

Peraltro, grazie all’ausilio di intercettazioni tecniche, le articolati indagini hanno permesso di individuare una fitta rete di società correlate e collegate, alcune delle quali anche estere, possibili destinatarie dei proventi distratti.

L’attività delle Fiamme gialle ha interessato numerosi conti correnti, un lussuoso attico nel centro di Roma, nonché beni mobili e partecipazioni societarie, risultati essere nella disponibilità degli indagati.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)