Sarebbero diversi infatti gli iscritti che da tempo non provvedono al pagamento della quota annuale utile a finanziare le attività definite dallo statuto e stabilita dal regolamento interno della Confraternita. I libri contabili della Congrega avrebbero quindi fatto emergere delle lacune consolidate rispetto alla posizione di alcuni degli inscritti e per correre ai ripari il Seggio in carica si è quindi convinto ad usare il “pugno duro”.
«Con la presente – si legge nell’avviso – si comunica ai confratelli e alle consorelle che non hanno provveduto al pagamento della retta di almeno tre annualità, l’avvio della procedura di cancellazione definitiva dal registro e la perdita dei diritti acquisiti. Si invita – prosegue il comunicato – a regolarizzare la propria posizione debitoria (anche a rate) entro e non oltre il 31 gennaio 2018».
Il priore Salvatore Zaffino e gli altri componenti del seggio priorale in carica da dicembre 2016, hanno inoltre fatto sapere che gli interessati che intenderanno sanare la propria condizione di morosità potranno rivolgersi all’ufficio della Confraternita, aperto tutte le domeniche mattina dalle ore 10.