I massimi dirigenti della Serrese si affidano a queste poche parole per denunciare quanto avvenuto nei giorni scorsi al campo sportivo “La Quercia”, dove ignoti avrebbero forzato il lucchetto del magazzino situato proprio sotto una delle tribune e portato via la lavatrice, del materiale di abbigliamento e qualche documento che vi era all'interno. E purtroppo non si tratta del primo caso, visto che, già in passato, la Serrese – che quest'anno milita nel campionato di Prima categoria, girone “C” - ha già subito altri episodi analoghi. 

«Così facendo – proseguono i dirigenti – non si fa altro che danneggiare una squadra che ha sempre fatto grossi sacrifici per mandare avanti, tra mille difficoltà, il calcio a Serra San Bruno. Ma evidentemente ciò a qualcuno non piace. Vorrà dire che se è questo che vogliono, noi ci faremo da parte. Già dobbiamo sostenere ingenti spese per mantenere una squadra, se poi dobbiamo affrontarne delle altre per riparare i danni commessi da altri, allora qua ti rendi conto che veramente c'è qualcosa che non va. Le panchine sono rotte, le reti distrutte e la caldaia risulta essere malfunzionante. E sono solo alcuni dei problemi».

Sempre i dirigenti, poi, chiamano in causa anche il Comune: «Ci avevano promesso che, quanto prima, si sarebbe proceduto all'installazione delle telecamere di videosorveglianza. Ma fino ad oggi nessuno si è fatto vedere o sentire. Siamo abbandonati da tutti e con questo ultimo gesto abbiamo toccato il fondo. Così non possiamo più continuare».