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Venerdì, 12 Aprile 2013 11:25

Valanga di solidarietà al Brigante: 'Non siete soli!'

Scritto da Redazione
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mini bimbo_ARiceviamo e pubblichiamo: - Vicinanza all’Associazione Culturale “Il Brigante” La testa mozzata fatta ritrovare davanti alla sede dell’Associazione culturale “Il Brigante” è l’ ennesimo gesto che manifesta la prepotenza di chi sa solo ricorrere alla brutalità per tentare di dimostrare la sua apparente forza, quella forza che sente venir meno di fronte all’impegno delle organizzazioni che esprimono la loro libertà nella costruzione del bene comune. Deve essere chiaro che il vile messaggio deve interpellare tutti e non solo chi lo ha subito, ognuno di noi deve assumersi la responsabilità di affrontare le illegalità, ribellandosi e non arrendendosi alle intimidazioni, ognuno di noi deve sentirsi parte attiva nel contrasto alle mafie, con i fatti più che con atti di solidarietà, a tutte quelle associazioni che oggi sono sotto tiro della ‘ndrangheta. Ci sentiamo oggi vicini e solidali con i militanti dell’Associazione, da sempre impegnata nella lotta contro la criminalità organizzata, ideale che ci accomuna e proprio per questo non possiamo non mettere a disposizione il nostro impegno e i nostri saperi per una risposta ferma ed unitaria al grave atto intimidatorio.

Invitiamo l’Associazione a proseguire la loro attività culturale e di lotta finalizzata a garantire i diritti fondamentali e la difesa della salute e del territorio. Sappiamo che,nonostante tutto, andrete avanti, perché il vostro impegno, rafforza la giustizia e indebolisce i “potenti criminali”.

Associazione di volontariato R-Evolution Legalità Movimento Agende Rosse Calabria

- Nessuna intimidazione mafiosa potrà fermare il processo di cambiamento promosso dall’Associazione culturale Il Brigante, di Serra San Bruno. A Sergio Pelaia, Salvatore Albanese , Sergio Gambino e tutti gli altri attivisti che hanno ricevuto negli ultimi giorni  una chiara minaccia di stampo mafioso va tutta la solidarietà mia personale, del Giudice Romano De Grazia e del Centro Studi Lazzati. A questi uomini coraggiosi , impegnati  su più fronti, ma soprattutto  nella difficile affermazione della legalità, rivolgo l'invito a proseguire con più determinazione l'opera di " risveglio culturale e  sociale", che stanno svolgendo.

CENTRO STUDI REGIONALE G.LAZZATI "ROSANGELA DE GRAZIA"
La responsabile Provinciale Giovanna Esposito

- Ho letto della vile e violenta intimidazione mafiosa e vi invio col cuore la mia più profonda solidarietà umana e politica militante anche a nome della rete dei comunisti e di tutte le nostre strutture. Nulla può fermare le battaglie di giustizia e libertà e le ragioni dei comunisti. Con Maduro y las revoluciones socialista en todo el Mundo. HASTA LA VICTORIA SIEMPRE.

Luciano Vasapollo
(professore di Economia alla Sapienza di Roma, Delegato del Rettore per le Relazioni Internazionali con i Paesi dell’ALBA; professore all’Università de La Habana (Cuba) e all’Università «Hermanos Saíz Montes de Oca» di Pinar del Río (Cuba); direttore del Centro Studi CESTES e delle riviste PROTEO e NUESTRA AMÉRICA).

- A piena voce! esprimo tutta la mia solidarità e quella dell'associazione SOS Rosarno all'associazione "Il Brigante" di           Serra San Bruno per il vile atto d'intimidazione subìto. Il confronto culturale sul vivere civile, sui beni comuni, su una più equa e sostenibile visione del mondo non potrà mai essere fermato! Ora più che mai, siamo tutti briganti!

Nino Quaranta, SOS ROSARNO

- L'organizzazione IN.CA.STRI di Catanzaro esprime totale vicinanza e piena solidarietà all'associazione Il Brigante di Serra san Bruno che ieri sera, 9 aprile, ha subito un vile, vergognoso atto intimidatorio di stampo mafioso: una testa di pecora sanguinante posta sull'uscio della sede. Ragazzi come Sergio Gambino, Sergio Pelaia, Salvatore Albanese – che abbiamo avuto la fortuna di conoscere – e tutti gli altri ragazzi del Brigante, si spendono seriamente da anni per ridare libertà ad un territorio devastato da un colatoio di disonesti.
E' un dovere morale essere al loro fianco. Noi ci siamo.
Queste intimidazioni non distoglieranno nessuno dalla voglia di lottare per la giustizia.

Donatella Cristiano, presidente associazione IN.CA.STRI

- Sulla battaglia per dire No all'Alaco si sono da sempre distinti comitati locali ed associazioni culturali come Il Brigante, che qualche sera fa è stata vittima di un raccapricciante quanto macabro atto di intimidazione. Abbiamo avuto occasione di incontrare alcuni dei ragazzi che partecipano alla vita di questa associazione, ragazzi fantastici che riteniamo di non dover mai è poi mai lasciar soli, specie in questi momenti difficili.
Li abbiamo incontrati alla manifestazione di Vibo in cui abbiamo ribadito, con forza, il nostro No all'Alaco e sicuramente la loro opposizione franca ad una delle vergogne della nostra terra ha contribuito all'odio che il potere mafioso ha nei loro confronti.
Noi non daremo loro solidarietà, parola che in questi anni è servita solo a far fare bella figura al politicante di turno per poi lavarsene le mani. Noi gli daremo partecipazione e cercheremo di essere presenti alle iniziative che porteranno avanti in modo da dimostrargli, con i fatti, che non sono soli.

MoVimento 5 Stelle Calabria

- I Giovani Comunisti – Prc Calabria esprimono solidarietà e vicinanza ai compagni dell’ associazione culturale Il Brigante di Serra San Bruno per l’inquietante avvertimento in perfetto stile mafioso perpetrato ai danni del sodalizio nella serata di ieri: una testa di pecora appena mozzata è stata ritrovata ieri sera, pochi minuti dopo le ore 22:30, ai piedi della porta d’ingresso della sede storica dell’associazione, in pieno centro a Serra San Bruno. La macabra scoperta l’hanno fatta alcuni attivisti che si trovavano in quel momento all’interno dei locali dell’associazione e che hanno prontamente denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. I compagni del Brigante sono da sempre impegnati per portare avanti battaglie collettive (dalla lotta contro l’invaso dell’ Alaco, alla tutela della salute, passando per la lotta alla criminalità organizzata). Noi, come Giovani Comunisti oltre a rinnovare il nostro sostegno, invitiamo i compagni serresi a proseguire su questa linea, quella della lotta, contro chi antepone il silenzio e l’omertà al riscatto sociale.

GC-PRC Calabria

(foto Salvatore Federico)

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