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Domenica, 15 Gennaio 2012 10:28

Vibo, Golden House: tutti assolti. Spagnuolo: "Presenteremo appello"

Scritto da Redazione
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mini SpagnuoloI giudici del tribunale di Vibo Valentia hanno assolto, perche' il fatto non sussiste, quattro imputati coinvolti nell'inchiesta chiamata 'Golden House' accusati di abuso d'ufficio, abusivismo edilizio, e violazione delle ordinanze emesse dopo l'alluvione del 3 luglio del 2006. Si tratta di Giacomo Consoli, ex dirigente comunale del settore urbanistico, gli imprenditori Francesco Mirabello e Pietro Naso, ed il progettista dei lavori Gioele Pelaggi. Dopo quasi sei ore di camera di consiglio è arrivato il verdetto tanto atteso, che scatenato la gioia degli imputati. Si chiude quindi con l'assoluzione degli imputati il processo Golden House. Con le indagini partite tre anni fa, erano stati ipotizzati i reati di abuso in concorso e abusivismo edilizio per tutti, mentre a Consoli veniva inoltre contestato, in qualità di dirigente della ripartizione urbanistica del Comune, l'omessa revoca dei permessi a costruire dopo la pubblicazione dell'ordinanza n. 61 con la quale veniva adottato il piano Versace 2.

I reati ipotizzati dall'accusa erano alla base del sequestro del complesso Santa Venere di Vibo Marina in fase di realizzazione sull'area ex Gaslini (120 appartamenti) e del residence Le Marinate di Bivona. A tale sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza, seguì la richiesta di processare tutte le persone ritenute responsabili di un'operazione che aveva portato, secondo l'accusa, ad una vera e propria speculazione edilizia su un litorale disastrato dall'alluvione del 3 luglio 2006. Ipotesi però rigettate in toto dal Tribunale (presieduto dal giudice Cristina De Luca, a latere Emanuela Gallo e Alessandro Piscitelli) che ha invece accolto le richieste degli avvocati della difesa.

Tra novanta giorni, quando verrà depositata, si conosceranno le motivazioni. Secondo la pubblica accusa, rappresentata in aula dal Procuratore Mario Spagnuolo (foto), i permessi a costruire non potevano essere rilasciati non solo perché si era in presenza di un'ordinanza con la quale veniva sancito lo stato di emergenza sul territorio, ma soprattutto perché successivamente era stato lo stesso commissario per l'emergenza alluvione ad averlo sancito sulla base degli studi del prof. Versace. Per gli avvocati della difesa, invece, il piano Versace 1 non perimetrava le zone e non vietava l'edificabilità sul territorio. Il Procuratore Spagnuolo ha commentato: "Il nostro lavoro non è finito. Leggeremo la sentenza e presenteremo appello". Il Tribunale ha ordinato l'immediato dissequestro degli immobili bloccati tre anni fa.

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