In particolare, le indagini svolte hanno permesso di accertare che il medesimo - già beneficiario, a seguito del decesso della moglie, dell'erogazione previdenziale - nel 2001 ha contratto nuovo matrimonio omettendo, tuttavia, di effettuare qualsivoglia comunicazione all’ Inps, ben consapevole del fatto che tale variazione dello stato civile (da vedovo a coniugato) gli avrebbe provocato la perdita della pensione. Una condotta, questa, che ha permesso al soggetto di percepire indebitamente, dal mese di gennaio 2002 al mese di febbraio 2015, mensilità di pensione per l’importo di ben 80mila euro.
Per questo motivo, le fiamme gialle vibonesi hanno provveduto a deferirlo alla locale Procura della Repubblica per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso, richiedendo ed ottenendo dall'autorità giudiziaria la misura cautelare reale del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle somme indebitamente percepite.