Martedì, 24 Ottobre 2017 12:56

A Serra una serie di iniziative in ricordo di Bruno Chimirri a 100 anni dalla morte

Scritto da Redazione
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Cento anni fa – ed esattamente il 28 ottobre 1917 – moriva ad Amato, in provincia di Catanzaro, il serrese Bruno Chimirri, deputato del Parlamento del Regno d’Italia, più volte ministro, senatore, tra gli uomini politici meridionali di maggiore spicco negli anni a cavallo tra Otto e Novecento.

Un secolo dopo, tre istituzioni – il Comune di Serra San Bruno, l’Istituto di istruzione superiore “L. Einaudi” e la Fondazione “Caterina Chimirri” – mettono insieme le loro forze per ricordare degnamente la figura e l’opera dell’importante personaggio storico, con eventi e manifestazioni che si susseguiranno fino alla primavera-estate del 2018.

Il primo appuntamento della serie è previsto proprio per il 28 ottobre (anniversario della morte del politico) alle ore 11 presso la sala Chimirri di Serra San Bruno, con un incontro pubblico a cui parteciperanno il sindaco di Serra Luigi Tassone, la presidente della Fondazione “Caterina Chimirri” Ernesta Zadra e il dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione superiore “L. Einaudi” Antonino Ceravolo. Sarà questa «l’occasione per un primo contatto con la personalità di questo serrese d’eccezione e per presentare alcune tra le iniziative di grande spessore programmate per il centenario».

In particolare, i relatori avranno modo di soffermarsi sul convegno nazionale di studi “Un’idea di Mezzogiorno. Bruno Chimirri, la Calabria, la questione meridionale”, sulla mostra iconografica e bibliografica “Bruno Chimirri e il suo tempo tra politica locale e poteri nazionali”, sul concorso rivolto alle scuole con il quale si chiederà agli alunni di illustrare, con immagini e parole, la loro idea di Meridione. Tutti eventi «che saranno ospitati a Serra San Bruno, volendo, con tale scelta, anche trasmettere un messaggio sulle potenzialità culturali di questo territorio, al di fuori di qualsiasi provincialismo e di qualsivoglia chiusura localistica. Basterebbe la semplice elencazione degli elementi caratterizzanti la poliedrica personalità di Chimirri - si legge in una nota dell’Istituto “Einaudi” - per dare l’idea della sua notevole figura. Undici volte deputato quale rappresentante dei collegi di Serra San Bruno e Catanzaro, nominato senatore del Regno il 16 ottobre 1913, segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera durante la XIV e XV legislatura, vicepresidente della Camera durante la XIX legislatura, Chimirri fu anche più volte al Governo: nel primo Gabinetto Di Rudinì come titolare del dicastero dell’Agricoltura, Industria e Commercio e, successivamente, come ministro della Giustizia; nel Gabinetto Saracco come ministro delle Finanze e, a interim, del Tesoro. Giurista, studioso di diritto e competente conferenziere, Chimirri fu anche dotato di una forte sensibilità culturale, come testimoniano, tra l’altro, gli interessi indirizzati verso l’opera pittorica di Mattia Preti e verso la Divina Commedia dantesca, nonché i due volumi, intitolati "La Calabria e gl’interessi del Mezzogiorno", editi nel 1915 e nel 1917, che rappresentano tuttora una stimolante riflessione sui problemi del meridione italiano».

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