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Mercoledì, 11 Dicembre 2019 16:28

Anche Zungri tra i 5 borghi da non perdere nel 2020 per il portale ViaggiArt

Scritto da Redazione
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«Promuovere i luoghi minori». È questo uno degli obiettivi di ViaggiArt, il portale di turismo culturale nato nel 2014 grazie all’intuizione di due giovani calabresi, Giuseppe Naccarato e Stefano Vena, ai quali si aggiunge, l’anno successivo, una terza anima, Fabio Tarantino.

«Una start up di Altrama Italia - si legge in una nota di ViaggiArt - che si traduce anche in un’applicazione a portata di mano e oggi sempre più in linea con i nuovi trend turistici, tra cui quello dei viaggi “smart”. Parchi, siti archeologici, musei e borghi intorno al luogo in cui ci troviamo comodamente consultabili dallo smartphone: una guida digitale a portata di tasca». È così che a fine anno ViaggiArt presenta una “Calabria autentica” e imperdibile per il 2020, proprio per sostenere i piccoli borghi puntando i riflettori sull’entroterra della Punta dello Stivale. «Conosciuta per i sui 800 km di costa, la Calabria rinasce in piccole realtà custodi di beni architettonici, culturali e immateriali autentici che in questi ultimi anni, grazie ad amministrazioni illuminate, a comitati e associazioni particolarmente attive sul territorio o all’attenzione della stampa internazionale, stanno facendo parlare di sé».

Un viaggio che parte da Cerchiara di Calabria, nel Cosentino, e arriva a Bivongi passando da Caccuri, Taverna e Zungri. Sono questi i 5 borghi imperdibili del 2020 secondo ViaggiArt: un borgo per ogni provincia della Calabria alla scoperta di tradizioni ancestrali, affascinanti rovine e una natura incontaminata fatta di scenari unici che dalle alture guardano al mare e alla montagna in un solo sguardo.

«Una scelta consapevole e oggettiva che si basa su preziosi borghi vicini a luoghi già conosciuti. Basti pensare a Stilo, situata a due passi da Bivongi, o alla famigerata Costa degli Dei, a pochi chilometri da Zungri, la Città di Pietra ancora sconosciuta da molti calabresi che spesso decidono di passare i weekend fuori dalla propria regione, ignari delle meraviglie nascoste della propria terra».