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Venerdì, 18 Marzo 2016 11:39

'Il coraggio di dire no alla 'ndrangheta', a Pizzo l'incontro con Rocco Mangiardi

Scritto da Redazione
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Il coordinamento provinciale Libera Vibo Valentia, in collaborazione con il circolo del cinema Lanterna Magica e la cooperativa Kairos, presentano l’ iniziativa “Il coraggio di dire NO alla ndrangheta”. 

La manifestazione, che si terrà domani pomeriggio, con inizio previsto alle ore 17 e 30, a Pizzo negli spazi dell’ex Museo della Tonnara (Lungomare Cristoforo Colombo), è organizzata in occasione della XXI Giornata della Memoria e dell’ Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa proprio dalla rete di Libera che, come ogni anno, nel primo giorno di primavera, promuove manifestazioni ed iniziative su tutto il territorio nazionale nel ricordo delle vittime innocenti cadute per mano delle mafie.

Durante l’iniziativa pizzitana verrà proiettato il film “Lea” del regista Marco Tullio Giordana, che racconta la tragica vicenda di Lea Garofalo, donna calabrese che ha pagato con la vita il tentativo di riscatto da un sistema familiare mafioso e violento.

Al termine della proiezione sarà dedicato ampio spazio al confronto con Rocco Mangiardi, testimone di giustizia che vive sotto scorta per aver detto no al racket, denunciando le minacce e i numerosi tentativi di estorsione.

«L’ obiettivo di questa iniziativa - sostengono gli organizzatori – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica cittadina, e non solo, rispetto alla pericolosità del mostro delle mafie, mostro che si muove nel nostro quotidiano e che è molto più vicino a noi di quanto spesso siamo portati, ingenuamente, a credere. Il caso di Lea Garofalo e di Rocco Mangiardi – continuano Antonietta Villella (Lanterna Magica) Giuseppe Borrello (Libera Vibo Valentia) e Francesco Pascale (Cooperativa Kairos) - ci fanno capire che il sistema mafioso è come una ragnatela: tanto sottile da risultare trasparente, ma resistente e forte da trasformarsi in una trappola dalla quale può sembrare impossibile liberarsi. Soltanto sinergie sane tra parti sane della società possono creare circoli virtuosi di buona cittadinanza, presidi di legalità e giustizia, uniche vie per liberarsi dal giogo mafioso e per sensibilizzare tutti, soprattutto i più giovani, rispetto a questo tema».

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