Niente paura, perché anche se di fattura impeccabile le dimensioni non possono trarre in inganno: entrambe stanno ancora al loro posto nella Pinacoteca Vaticana e nella Cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo a Roma.
Le due copie del «maestro Caravaggio», donate alla Certosa, sono state realizzate dall’artista serrese Vitantonio Tassone. L’amore per il «maestro» – come Tassone stesso ama definirlo, in quanto sono state proprio le opere del Merisi ad iniziarlo alla pittura iperrealista – ha fatto sì che l’artista di Serra San Bruno realizzasse due dipinti da donare alla Certosa. Una sorta di illuminazione artistica, nata da un caso fortuito ma che è stato fonte di ispirazione per la realizzazione delle due opere, in cantiere da tempo e che oggi hanno trovato giusta quanto meritata collocazione. «Era da molto tempo – ha dichiarato l’artista serrese – che avevo in mente di realizzare due riproduzioni del maestro Caravaggio. L’idea di dipingere la “Deposizione” e la “Crocifissione di San Pietro” è nata una mattina che andai a messa proprio lì in Certosa. Guardando sopra l’altare vidi degli spazi vuoti e pensai subito di dipingere le due opere del Caravaggio».
Nonostante Tassone non avesse anticipato l’idea di realizzare e donare le sue due copie del Caravaggio alla Certosa, alla vista delle riproduzioni il priore Dom Basilio Trivellato non ha avuto dubbi sul fatto di accogliere i dipinti dell’artista serrese.
A partire da oggi dunque, l’itinerario turistico serrese si arricchisce di due ulteriori opere. E anche se non si tratta degli originali, i cittadini di Serra San Bruno possono finalmente vantare i loro Caravaggio in Certosa.