Martedì, 14 Agosto 2012 17:44

Quella lunga linea sottile tra Calabria e California

Scritto da Salvatore Albanese
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mini cal_cal.docx_fotoC’è una lunga linea sottile che trancia da est ad ovest il globo terrestre. Appianata come una livella. Dritta e costante sull’Atlantico. Un filo continuo che collega due mondi, due realtà solo apparentemente distanti. Gemelle per la geografia. Sorelle nella spiritualità. Dall’Europa agli Stati Uniti. Serra San Bruno e San Bruno: un destino inciso nel nome.

La prima è una ridente cittadina che domina il cuore dell’Appennino calabrese, poco meno di 7.000 abitanti, dal clima mite e sano, circondata da altopiani lussureggianti, arricchita dalla presenza di macchie sterminate di faggi ed abeti in cui brilla incastonato come un diamante il Santuario di Santa Maria del Bosco. L’altra, 40.000 abitanti, sorge in California ad una manciata di chilometri da San Francisco, nell’immediata periferia del ‘San Francisco Internacional Air Port’, è sede del colosso web ‘You Tube’, il terzo sito più visitato al mondo.

Due città apparentemente molto diverse, per cultura, origini e stili di vita. A congiungerle ci ha pensato Luciano Pisani, uno studioso sottile, con lo spirito operoso, il linguaggio forbito e l’espressione spigliata. Uno che fa ricerca per passione. Per amore della propria terra. Mosso dalla voglia genuina di chi cementifica riscatti sociali, un giorno dopo lunghe e faticose ricerche traccia, appunto, una linea partendo da Serra San Bruno, la sorella d’Europa, in direzione dell’estrema costa occidentale degli States. E sulla stessa coordinata geografica, anzi sulla stessa orizzontale, né un millimetro più a sud né uno più a nord, si imbatte nella San Bruno californiana. Una coincidenza troppo esplicita per essere solo una coincidenza. Così Luciano si incuriosisce e prosegue negli studi. Non c’è solo il nome a dipingere questo binomio unico e straordinario. Col tempo emergono altri parallelismi interessanti: infatti anche la San Bruno d’oltreoceano sprizza spiritualità da tutti i pori. Perché se da questo lato del planisfero brilla la Certosa dei Santi Stefano e Bruno, in California invece sorge il monastero di Sant’Ignazio di Loyola che accoglie i gesuiti spagnoli.

Chiaramente la ricerca prosegue: “Adesso – ci spiega Luciano – bisognerà iniziare a scavare nella storia, risalire alle origini e scoprire perché San Bruno in California è stata intitolata anch’essa al Santo di Colonia.” Una scoperta che avrà senza ombra di dubbio delle ripercussioni interessanti, accolta già da adesso con affascinato entusiasmo anche in USA. Tanto che fra le mura della Barclays University, l’archeologa Gabriella Bruni, d’origini serresi (altro segno eloquente del destino), si è prontamente attivata per identificare ulteriori riferimenti scientifici utili ad approfondire la questione.

Il progetto, che trae origine proprio dagli studi di Luciano Pisani è stato denominato “Cal-Cal”, termine che trae ispirazione dai prefissi del nome delle due aree geografiche: lo stato della California e la regione della Calabria. Una straordinaria assonanza che arricchisce ancora di più un piatto già colmo di mistiche coincidenze, che da qui a poco potrebbero concretamente portare ad un vero e proprio gemellaggio fra le due comunità. Ciò per costruire un ponte lungo migliaia di chilometri, utile ad evidenziare e valorizzare le comunanze fra due terre che si assomigliano più di quanto si possa immaginare. Un ponte che funga da volano per un fitto interscambio di conoscenze e risorse. Preludio di una stretta sinergia che guarda ad uno sviluppo stabile e duraturo. 

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    Dopo il successo dell’anno scorso, che ha visto i volontari del WWF impegnati nell’opera di sensibilizzazione alla conservazione del nostro patrimonio naturalistico nella suggestiva cornice del vivaio forestale “Rosarella” di Serra San Bruno, l’associazione ambientalista invita tutti ad un nuovo appuntamento con la biodiversità e il contrasto alle minacce che incombono su di essa. Attivisti, soci, simpatizzanti e cittadini, domenica prossima, dalle 10,30, saranno ospiti delle splendide strutture di Villa Vittoria a Mongiana, messe a disposizione dal Comando Provinciale del Corpo Forestale che ha risposto con entusiasmo alla proposta del WWF Calabria.

    La tradizionale manifestazione del WWF assume quest’anno un carattere particolare, essendo legata alla campagna del WWF Italia denominata “Stop ai crimini di Natura”, una iniziativa finalizzata a far conoscere all’opinione pubblica i pericoli gravissimi che minacciano la biodiversità in tutto il mondo, senza sottovalutare gli attacchi continui che subisce la Natura d’Italia e della nostra regione. Il programma prevede, oltre alla presentazione della campagna nella sala conferenze, l’allestimento di tavoli per raccogliere adesioni, percorsi di interesse botanico e faunistico (a cura del CFS) e una visita al museo delle Ferriere.

    Distruzione, alterazione e frammentazione degli habitat naturali, caccia eccessiva, bracconaggio, commercio illegale e introduzione di specie “aliene”, oltre alla minaccia globale rappresentata dal riscaldamento del pianeta determinato dall’effetto serra, sono le sfide quotidiane che il WWF è impegnato a contrastare , con la sola forza dei suoi volontari, degli scienziati e dei milioni di persone, che, in tutto il mondo, sostengono concretamente questa autentica guerra per salvare il pianeta e le irripetibili e meravigliose creature che lo popolano e lo rendono straordinario.

    Un impegno di civiltà e di amore che il WWF combatte dal 1961 in ogni regione della Terra per salvare dall’estinzione le ultime Tigri in Asia (ne sopravvivono in tutto 3200) o gli ultimi Rinoceronti sterminati per l’utilizzo del corno nei paesi orientali (della specie che vive a Giava, ne sono rimasti appena una cinquantina!); per non parlare delle poche centinaia di Gorilla di montagna rimasti, che vengono ancora braccati e massacrati per la carne o minacciati dalla distruzione delle loro foreste. Gli stessi elefanti africani, il simbolo stesso della savana, vengono crudelmente abbattuti dai bracconieri al ritmo impressionante di 22.000-25.000 all’anno . Ma l’elenco delle specie animali e vegetali che la terra rischia di perdere in breve tempo è sconvolgente e si allunga ogni giorno che passa, tanto da aver indotto gli scienziati a parlare di una “sesta estinzione di massa ”, dopo le cinque che hanno sconvolto la vita sul pianeta nelle passate ere geologiche. Con la differenza che stavolta, ad essere responsabile della fine di migliaia di specie, è un’altra specie: la nostra.

    Del resto gli Italiani e i Calabresi sanno benissimo che l’assalto alla natura e agli animali ha assunto anche da noi il livello di allarme rosso, considerato il continuo massacro del territorio e le minacce che gravano sulla nostra fauna. Un assalto contro cui agiscono, spesso a rischio della vita, i Ranger del WWF in tutto il mondo e, in Italia, 300 eroiche Guardie Venatorie Volontarie che , dalle Alpi alla Sicilia, sacrificano il loro tempo e i loro soldi per salvare orsi e lupi, uccelli migratori o per denunciare gli innumerevoli “Crimini di natura” che vengono commessi quotidianamente in ogni parte dell’ex “Bel Paese”, mettendo a repentaglio la salute dell’ambiente e, con essa, quella degli stessi abitanti. Un drappello di queste autentiche sentinelle dell’ambiente, sotto le insegne del Panda, opera da tempo in Calabria ed è anche al loro impegno quotidiano, così come all’insostituibile ruolo svolto tradizionalmente dal Corpo Forestale dello Stato, che l’appuntamento di Mongiana è dedicato.

    Per arrestare la folle corsa verso la distruzione del pianeta (l’unico che abbiamo!), il WWF chiede il sostegno di tutti: sul sito www.wwf/criminidinatura chiunque può informarsi maggiormente sul fenomeno e sostenere la campagna del WWF con una donazione, oltre a diffondere le informazioni e sottoscrivere la petizione per chiedere sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche.


    WWF Calabria


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