Lunedì, 30 Settembre 2019 16:26

Raccontare le eccellenze del territorio, a Stefanaconi chiude i battenti “Mediterraneo nel borgo”

Scritto da Redazione
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Raccontare un territorio. Le sue eccellenze, i suoi punti di forza, i suoi caratteri identitari. E farlo rivolgendosi ad un pubblico qualificato. In grado di recepire le opportunità e innescare processi virtuosi di cambiamento e sviluppo. È quello che ha fatto, in estrema sintesi, “Mediterraneo nel Borgo”, evento tradotto in progetto, pensato dal sindaco di Stefanaconi e presidente della Provincia di Vibo Salvatore Solano, e messo in piedi da un team di esperti e professionisti nei campi della comunicazione, della divulgazione scientifica e alimentare, della cucina e della cultura. Coadiuvati da decine di volontari del Comune e della Pro loco di Stefanaconi, a loro volta coordinati dal vicesindaco Fortunato Cugliari e dal presidente dell’associazione Francesco Chiarella. Tanti, e di spessore, poi, i nomi passati in tre giorni da Stefanaconi. Personalità che si sono avvicendate nei talk show sul palco principale o si sono passati il testimone nelle interviste condotte dal direttore artistico Piero Muscari nel corso della “cena talk” - curata dall’Istituto per i servizi alberghieri “Enrico Gagliardi” di Vibo - che per tre serate ha ospitato in un accogliente spazio realizzato ad hoc all’interno di Villa Elena, un selezionato parterre di autorità, imprenditori, amministratori locali, opinionisti, giornalisti, addetti ai lavori.

Tre chef stellati calabresi: Riccardo Sculli, Luca Abbruzzino  e Nino Rossi; gli show cooking di Sara Papa e Anna Aloi; i qualificati contributi dell’agronomo Rosario Previtera, del sociologo Michelangelo Tagliaferri, degli imprenditori Nuccio Caffo e Pippo Callipo, del fotografo Raffaele Montepaone, del promotore del festival dell’ospitalità Francesco Biacca, hanno animato soltanto alcuni dei momenti di dibattito e confronto ai quali hanno partecipato anche centinaia di studenti delle scuole superiori vibonesi. Un evento, che ha goduto del patrocinio di Regione Calabria e Provincia di Vibo Valentia, che ha visto la nascita di sinergie positive con numerosi enti partner, tra i quali il Parco nazionale della Sila e il Parco nazionale dell’Aspromonte, la Camera di Commercio di Vibo, il Gal Terre vibonesi, l’Arsac, Confindustria Vibo, Ebat-Fimv, la Copagri, Coldiretti, il Festival dell’ospitalità di Nicotera, l’Associazione degli agricoltori di Maierato. Di particolare rilievo il contributo degli istituti scolastici vibonesi coinvolti nel progetto: il Liceo statale “Vito Capialbi”, il Liceo scientifico “Giuseppe Berto”, il Conservatorio musicale “Fausto Torrefranca”; l’Istituto alberghiero “Enrico Gagliardi”. A quest’ultima scuola, in particolare, si vede l’organizzazione e la cura delle tre apprezzatissime “cene talk”, nel corso delle quali i commensali hanno avuto modo di gustare tre menù a tema mitologico realizzati con prodotti dal forte richiamo identitario. Un lavoro ricercato e meticoloso, supportato anche da un attento servizio ai tavoli curato dagli stessi studenti, che ha visto in prima linea il dirigente scolastico Pasquale Barbuto, gli chef Ramondino e Cardamone, con il supporto dello chef vibonese Fortunato Carnovale, i maître Raniti e Filardo.

Tanti gli amministratori locali venuti, anche da fuori regione, ad osservare in prima persona quello che è stato definito un format applicabile a realtà diverse e anche distanti e che ha inoltre avuto “divagazioni” dedicate all’arte, alla cultura e all’intrattenimento. Ad esibirsi nelle tre serate i gruppi musicali “Etno Pathos”, “Alla Bua” e “Timpruss e Fabio Curto”, quest’ultimo vincitore del talent televisivo “The voice”. Ancora laboratori d’arte con il maestro Antonio La Gamba, seminari alimentari con Silvio Greco e Rosario Previtera, ancora musica, con le esibizioni degli strumenti della tradizione, e cultura con la presentazione del libro “Destino mediterraneo” del giornalista Mimmo Nunnari, affiancato dallo scrittore Domenico Sorace e dal direttore del Sistema bibliotecario vibonese Gilberto Floriani. Non sono mancati gli artisti di strada della compagnia “I giullari di spade”.

Tante le aziende locali e non che hanno trovato a Stefanaconi una vetrina di primo piano, negli spazi del villaggio enogastronomico allestito per le vie del centro dove sono stati esposti i prodotti tipici delle cinque province calabresi. Una macchina complessa e variegata, insomma, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie all’impegno del Comune e all’infaticabile lavoro dei volontari e degli enti del partenariato. «La buona riuscita dell’evento - ha detto il sindaco di Stefanaconi Salvatore Solano tracciando un bilancio della manifestazione - è la base di partenza per un progetto che vedrà il territorio protagonista. Serve qualcosa in più dell’ordinarietà per aprire scenari nuovi e di prospettiva. Se gli eventi non contengono prospettive occupazionali - ha concluso - non hanno senso di esistere». 

 

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