Stampa questa pagina
Giovedì, 07 Giugno 2012 14:24

Se una mattina d’inverno un avvocato...La Vecchia Calabria di Francesco Bevilacqua

Scritto da Redazione
Letto 2423 volte

mini francesco_bevilacqua2Rubbettino lancia nella prestigiosa collana “viaggio in Calabria” Sulle tracce di Norman Douglas. Avventure fra le montagne della Vecchia Calabria di Francesco Bevilacqua (foto).

Se una mattina di inverno un avvocato si inerpicasse per irti sentieri e scoscese mulattiere, dotato di scarponi, bastone e per unica guida il capolavoro di Norman Douglas “Vecchia Calabria”, probabilmente se ne perderebbero dopo poco tempo le tracce e il suo nome risuonerebbe a lungo tra le valli delle montagne di Calabria urlato dai cercatori arrivati nel frattempo in soccorso…

Non così però se quell’avvocato si chiama Francesco Bevilacqua, probabilmente il miglior conoscitore del territorio calabrese e autore di numerose pubblicazioni sulle montagne e la natura della nostra regione. Bevilacqua non è però solo un infaticabile camminatore, ma è anche un raffinato intellettuale che sa mescolare bene il racconto delle foglie dei pioppi a quello dei fogli dei libri di narratori calabresi, antropologi, viaggiatori… in una trama ben ordita che affascina il lettore.

Da questa passione per la cultura e la natura nasce dunque l’idea di questo libro che rappresenta una vera e propria sfida a cui Bevilacqua non poteva sottrarsi: quella di ripercorrere il più celebre viaggio in Calabria di tutti i tempi, quello di Norman Douglas, e di riuscire a narrarne con altrettanta eleganza la storia. Sfida che a giudicare dalla piacevolezza della lettura di questo libro, può certamente dirsi senz’altro superata.

Bevilacqua cerca sulle montagne calabresi lo spirito di Douglas e il genio dei luoghi. Sulle cime impervie, solitarie e selvagge del Pollino, della Sila, delle Serre, dell’Aspromonte. Osservandole con occhi incantati, facendone la sua patria, percorrendole sino a sfiancarsi, contemplandone la bellezza, riflettendo sulla Calabria da ri-scoprire per i suoi straordinari paesaggi naturali e su quella da ri-coprire per (ahimè) le tante nefandezze perpetrate dagli uomini.

Antonio Cavallaro (ufficio stampa Rubbettino)

Articoli correlati (da tag)