“Il giorno dopo. I testimoni del futuro” è stato il titolo dell’incontro online che questa mattina ha visto attivamente impegnati gli alunni della IV A dell’indirizzo AFM in rappresentanza di tutti gli studenti dell’Istituto di istruzione superiore “L. Einaudi” di Serra San Bruno guidato dal dirigente scolastico Antonino Ceravolo. L’appuntamento - organizzato dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah di Roma, la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, l'Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara-ISCO e l'Unione Giovani Ebrei d'Italia-UGEI - è servito a mettere in relazione quasi quattrocento studenti collegati da tutta Italia intorno agli avvenimenti legati alla persecuzione degli ebrei e di tutte quelle minoranze vittime della barbarie nazi-fascista nonché a fare il punto sul ruolo dei giovani “testimoni del futuro” nel coltivare il rispetto delle istituzioni, la fiducia nella democrazia e nella partecipazione civile.

Nel corso del dibattito, moderato dallo storico e scrittore Amedeo Osti Guerrazzi, gli studenti da nord a sud si sono stretti intorno al concetto della testimonianza come valore e come forma necessaria per la conservazione della memoria storica. In quest’ottica è stata menzionata la giovane studentessa dell’Einaudi Denise Muzzì che a nome degli studenti della sua scuola aveva preparato una domanda relativa alla spinosa questione legata al silenzio nella società italiana, e non solo, intorno alle vicende dei sopravvissuti dell’Olocausto il giorno dopo la liberazione dei campi di concentramento.

Scongiurare il rischio della dimenticanza e l’oblio degli avvenimenti è la missione che da anni l’Istituto “Einaudi” di Serra San Bruno si sforza di perseguire attraverso iniziative che si rinnovano puntualmente, come quella dello scorso anno con l’apposizione delle pietre d’inciampo nell’atrio della scuola, e che hanno il compito di orientare i giovani verso la conoscenza degli eventi del passato come chiave di volta per la progettazione del futuro.
«Lo studio della storia che affrontiamo quotidianamente con i nostri ragazzi serve per consentire ai giovani di affrontare con più consapevolezza e vigore le scelte per il presente e per il futuro - ha affermato il professore Salvatore Luciani che ha coordinato per l’Einaudi l’incontro di questa mattina. In una società nella quale il presente rappresenta il valore massimo, i giovani si sentono privi di riferimenti e per questo occorre accompagnarli in un percorso di conoscenza dei fatti storici che passa attraverso la narrazione degli eventi, il ricordo e la raccolta delle testimonianze».

L’Einaudi di Serra, unitamente al suo dirigente Ceravolo e a una classe docente attenta, si trova ancora una volta in prima linea nella promozione di un’offerta didattica e formativa volta a creare tutte quelle occasioni di crescita che sono necessarie per la formazione di cittadini responsabili a cui presto sarà affidato il compito di dirigere la nostra società.