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Giovedì, 05 Dicembre 2019 11:08

Vibo, confronto positivo alla Provincia tra Avis e Asp sul sistema trasfusionale

Scritto da Redazione
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Ha avuto risvolti positivi l’incontro che si è svolto nei giorni scorsi nella sala consiliare della Provincia dall’Avis provinciale per conoscere dai vertici Asp «quale futuro attendersi dal sistema trasfusionale e della donazione a Vibo», dove da quasi tre anni «il Sit è sospeso dal raccogliere sangue», facendo «ricadere tale compito interamente sull’Avis, con conseguente riduzione delle sacche raccolte».

Con la moderazione del giornalista Valerio Colaci e assenti giustificati tra i relatori il presidente provinciale Avis di Catanzaro, Pietro Parrottino, e il responsabile del centro trasfusionale, Nicola Rovito, hanno porto i saluti e lodato il volontariato il presidente della Provincia Salvatore Solano, il presidente del Csv Roberto Garzulli e il vicepresidente Aido, Pino Conocchiella, rammaricato per la «non piena affermazione della cultura della donazione degli organi in Calabria». Ringraziando il direttore generale dell’Asp Elisabetta Tripodi per la «disponibilità sul problema, causato dalla carenza di personale medico ed infermieristico», ha avviato i lavori la presidente provinciale Avis Caterina Forelli, la quale ha ricostruito la vicenda, auspicando di «poter superare l’empasse e ridare all’Avis la garanzia di autosufficienza nella raccolta». Il problema, causato dal «piano di rientro sanitario che ha bloccato le assunzioni», non è «irrisolvibile» per Elisabetta Tripodi, che ha confermato l’impegno per «provare a venirne a capo a partire dal 2020», cercando di «tamponare, ove possibile, con l’assunzione di un medico a tempo determinato». Auspicando una «rapida soluzione» il presidente regionale Avis, Rocco Chiriano, si è soffermato sull’evoluzione della donazione in Calabria, con particolare riferimento a Vibo, che «a causa del problema discusso» ha visto «ridursi il proprio apporto nella raccolta, aumentata, però, in termini generali, grazie all’incremento delle articolazioni territoriali e ad altre iniziative di prevenzione utili a contrastare la disaffezione alla donazione». Sul finale, dopo la consegna di targhe agli ospiti, il più commovente momento della serata: il conferimento della “Croce al merito internazionale del sangue” a Tommaso Mandaliti, membro della segreteria provinciale e fondatore dell’Avis comunale di Capistrano, distintosi per l’impegno attivo e da donatore.