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Domenica, 08 Gennaio 2012 15:32

Comune, minoranza in catalessi

Scritto da Bruno Vellone
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mini consiglio_comunale_serraSERRA SAN BRUNO - Menti assopite dall’ebbrezza dello spumante o catalessi procurata sulle note di "scurdammoce ‘o passato?". Di fronte alle molteplici disinvolture politiche della maggioranza pidiellina che si sono riprodotte nel corso di questo primo scorcio di consiliatura, la minoranza sembra non saperne - o forse volerne - approfittare. Ma che nemmeno con la revoca di Bruno Zaffino, l’assessore più pesante dell’esecutivo comunale, l’opposizione non prendesse la palla al balzo quantomeno per ricordarsi, nel bene o nel male, di rappresentare circa il 60 % degli elettori serresi, molti non se lo sarebbero aspettato. Oppure, come direbbe qualcuno, è tutto normale, accade pure nelle migliori famiglie e anche in quelle delle compagini politiche serresi, se non fosse per il fatto che in esse accade in contemporanea. Accade sia nel Partito democratico che non riesce a trovare la via per rialzare la china dalla batosta elettorale e che nel consiglio comunale è rappresentato dall’ex candidato a sindaco Rosanna Federico, accade nei frammenti che sopravvivono della lista “La Serra” divisa in due dalle differenti scelte politiche dei consiglieri comunali Raffaele Lo Iacono e Giuseppe Raffele, ed infine accade anche nella lista “Al lavoro per il cambiamento” con un Mirko Tassone inspiegabilmente “assente”. Cosa succede? Dal tutti contro tutti della campagna elettorale si è passati al “tutti amici” di questi giorni, eppure qualcosa non torna. Nessuna uscita pubblica dei quattro consiglieri comunali a rimarcare quanto successo nelle fila della maggioranza, un fatto politico che non trova precedenti nella recente storia della cittadina montana. Neppure il patron del centrosinistra, il consigliere regionale Pd Bruno Censore, è intervenuto a sottolineare il momento di difficoltà del centrodestra serrese, che ora è alle prese col toto assessori - a proposito del quale il sindaco Rosi è stato chiaro: nessun assessorato esterno. Una spiegazione ci sarebbe e potrebbe essere la seguente. Tra i big del centrosinistra che potrebbero trarre vantaggio da una defaillance della maggioranza ci sarebbero gli acerrimi avversari Lo Iacono e Censore. Entrambi tacciono, forse pensando che l’uscita dell’uno a sfavore della maggioranza, la cui caduta non gioverebbe a nessuno dei due, non farebbe che avvantaggiare la posizione dell’altro in grado di veicolare su se stesso il malcontento popolare esistente, per questo meglio tacere e limitarsi a galleggiare. Un’altra ipotesi, che riportiamo solo come tale, potrebbe essere ben più beffarda: chissà che la Befana non abbia voluto regalare ai serresi una maggioranza comunale un tantino più allargata. 

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