Venerdì, 27 Ottobre 2017 16:11

La Trasversale delle Serre e il tratto “elettorale” di Monte Cucco

Scritto da Redazione
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SERRA SAN BRUNO - Una serie infinita di proclami che purtroppo, alla fine, si sono rivelati solo tali.

E più passano gli anni, più cresce l’elenco di annunci che, almeno si spera, dovrebbero portare ad una risoluzione definitiva del problema. Il tratto di Monte Cucco della Trasversale delle Serre dovrebbe essere pronto per il prossimo mese di aprile. Almeno questo è quanto ha lasciato intendere il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone che, nei giorni scorsi, durante una conferenza stampa – organizzata qualche ora dopo l’incontro tenutosi nella sede catanzarese dell’Anas – ha fatto il punto sullo stato dell’arte di un’opera che doveva essere completata già diversi anni fa. Tra le altre cose, il primo cittadino ha posto l’attenzione anche sul tratto in questione, per il quale sono stati già stanziati 860mila euro. «Risorse già a disposizione», ha tenuto a precisare lo stesso Tassone, il quale ha ringraziato anche il presidente della Regione, Mario Oliverio, e il deputato del Pd, Bruno Censore.

Non si può non rilevare, però, che di annunci simili finora ne sono stati fatti a bizzeffe, eppure oggi la realtà resta immutabile: il breve tratto di Monte Cucco (che poi dovrebbe collegarsi a Vazzano e quindi allo svincolo dell'A2) non è ancora percorribile. E questo è un dato di fatto. Si tratterà del solito annuncio pre-elettorale, visto che a breve si voterà per le Politiche? Il dubbio, visti i tanti precedenti, ovviamente c’è.

E vale la pena di ricordare che il tratto di strada in questione è salito alla ribalta della cronaca anche per le note vicende giudiziarie che hanno coinvolto la ditta “Cavalleri Infrastrutture s.r.l.”, con sede in provincia di Bergamo, società impegnata nei lavori della zona di Monte Cucco. Oltre alle inchieste sul tratto vibonese dell'autostrada, la ditta ha visto, negli anni, danneggiati i propri mezzi a seguito di un incendio doloso che si era verificato nell’ottobre del 2014 e, circa un anno dopo - nell’aprile del 2015 – i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno arrestarono un capocantiere 59enne ritenuto responsabile dei reati di danneggiamento seguito da incendio e tentata estorsione in concorso con l’aggravante delle modalità mafiose. Dopo le intimidazioni, c’è stato anche l’intervento dell’esercito che, per un certo periodo, ha presidiato la zona. Visto, poi, il successivo fallimento della “Cavalleri”, è stata avanzata una nuova procedura ristretta e nei prossimi giorni verrà pubblicato il relativo bando, per un importo di 860mila euro. Dopodiché ci sarà l’avvio dei lavori che, come già anticipato, dovrebbero concludersi entro aprile 2018.

Insomma: tra annunci mancati e vicende giudiziarie, per l’apertura (si spera) del tratto di Monte Cucco bisognerà attendere ancora un po’, nella speranza che, almeno, questa volta si faccia sul serio. Anche perché – dettaglio non secondario – questo tratto è quasi completato da tempo, tanto che più di una volta qualche automobilista ha rimosso le transenne e per qualche giorno alcune centinaia di metri (viadotto compreso) sono state aperte, abusivamente, al traffico.

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