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Martedì, 17 Novembre 2015 12:50

Acqua, il 'Bruno Arcuri': 'Il consiglio regionale affronti la questione Sorical'

Scritto da Redazione
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«Il consiglio regionale affronti la questione Sorical». 

A chiederlo è il Coordinamento calabrese acqua pubblica "Bruno Arcuri" che, a tal proposito, ha inviato una lettera al presidente della IV commissione "Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente", Domenico Bevacqua. 

«Alcuni mesi fa - proseguono i componenti del sodalizio - scrivevamo all’allora presidente del consiglio Scalzo e, per conoscenza al presidente Oliverio, all’assessore De Gaetano e al suo predecessore, il presidente Irto, preoccupati dal rischio di un commissariamento del servizio idrico Integrato, a causa del mancato riordino normativo del settore. In quella nostra lettera chiedevamo che venisse ripresa la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare da noi promossa e presentata nel luglio del 2013, la PL 499/IX, “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua”, sottoscritta da 11mila calabresi e 20 consigli comunali».

«Il rischio del commissariamento è stato scongiurato grazie all’approvazione in giunta di un disegno di legge per l’istituzione dell’ente di governo, che nulla però diceva rispetto la gestione e soprattutto lasciando ancora in piedi la Sorical, in perenne fase di liquidazione ma sempre pronta a minacciare i Comuni morosi del taglio della fornitura: uno schiaffo alle leggi, alla democrazia e alla dignità dei calabresi se si considera che quelle somme che la Sorical pretende, sono gravate da aumenti illeciti, come da noi denunciato da anni e come riconosciuto dalla Corte dei conti calabrese».

Ecco perchè «diventa sempre più urgente che il consiglio regionale affronti finalmente la questione Sorical, e per noi, per i tanti sottoscrittori e per lo stesso regolamento questa discussione non può che partire dalla nostra proposta di legge. Adesso che finalmente è stato nominato il nuovo presidente della IV commissione - aggiungo dal "Bruno Arcuri", riferendosi allo stesso Bevacqua - le scriviamo per chiedere di riavviare al più presto l’iter di discussione della nostra proposta di legge di iniziativa popolare, convinti della necessità di mettere finalmente fine a uno scandalo decennale, in nome dell’Acqua, simbolo della vita, ma soprattutto della democrazia».

 

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