Giovedì, 05 Luglio 2012 14:41

Anche l’ospedale ‘San Bruno’ nella lista nera di Monti. Poi il governo fa marcia indietro

Scritto da Salvatore Albanese
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mini monti-mario-fiscoMario Monti, euforico dopo la promozione di Bruxelles, continua imperterrito a sforbiciare enti e strutture a destra e manca. Lo ‘spending review’ assomiglia più ad un irreversibile de profundis che ad un “pacchetto di razionalizzazione della spesa pubblica”, cosi come i tecnici al governo, supportati da PD, PDL e TERZO POLO, vorrebbero farci credere. Il decreto, che ha il sapore dell’estrema unzione per un paese ormai al collasso, oggi sarà al vaglio del Consiglio dei Ministri.

Lo spending review sarebbe, quindi, costituito da un insieme di riduzioni tranchant che incidono direttamente su gran parte delle strutture della pubblica amministrazione:

Strutture giudiziarie: saranno eliminati ben 280 uffici giudiziari, a cui si aggiungono 37 procure e 36 tribunali, fra cui quelli di Castrovillari, Lamezia Terme e Rossano;

Enti locali: il pacchetto prevede un taglio di 7,2 miliardi a discapito di Regioni, Province e Comuni. Per cui appare sempre più segnata la sorte delle provincie di Crotone e Vibo Valentia, che verrebbero definitivamente soppresse.

Università: il pacchetto, stilato ancora in bozza, prevede anche dei tagli corposi all’istruzione, all’università e alla ricerca. Comporti in cui si punta in genere per promuovere sviluppo e crescita.

Sanità: era stata ventilata l’ipotesi di chiudere, dal 1 gennaio 2013, gli ospedali con meno di 80 posti letto. Ma dopo l’intervento di stamattina del ministro Renato Balduzzi, sembra che l’esecutivo si sia convinto ad eliminare dal decreto la condanna a morte per i ‘piccoli ospedali’, ben 200 in tutta Italia. Quindi, almeno per il momento sembra scampato l’incubo di una sanità imposta direttamente da Roma, che andrebbe a penalizzare ulteriormente i territori periferici. In particolare in Calabria dove i piccoli presidi ospedalieri da chiudere sarebbero stati, oltre a quello che rimane del ‘San Bruno’, altri 2 ospedali per la provincia di Vibo (Tropea e Soriano Calabro), ben 9 presidi per la provincia di Cosenza (Praia a Mare, Lungro, Mormanno, San Marco Argentano, Cariati, Trebisacce, Acri, l’Incra di Cosenza e quello di San Giovanni in Fiore), un solo ospedale per la provincia di Catanzaro, ossia quello di Chiaravalle C.le e 7 per la provincia di Reggio Calaria (Locri, Siderno, Palmi, Oppido Mamertina, Taurianova, Gioia Tauro e Scilla). Un’ipotetica ulteriore condanna a danno dei calabresi, oltre a quella già imposta dal Piano di Rientro del Commissario Scopelliti. 

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    Lo ha detto il neo presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano, a margine del primo Consiglio svoltosi stamattina, al termine del quale si è proceduto anche alla nomina del vicepresidente. Scelta, questa, ricaduta sul consigliere Giuseppe Policaro della lista “Rinascita vibonese”.

    «È necessario – ha aggiunto Solano – partire dai sindaci e dagli amministratori, i primi che si impegnano quotidianamente per cercare di risolvere questi disagi. Sono sicuro che, assieme, riusciremo ad arrivare a quella sinergia utile per raggiungere questo obiettivo. Intendo lavorare con tutti nell’interesse del territorio e, di conseguenza, sia con i consiglieri di maggioranza che con quelli di opposizione. Abbiamo già avviato una sinergia con gli uffici preposti affinché si possa ridare decoro a questo territorio. Quindi, inizieremo a lavorare su manutenzione e viabilità. Il dissesto? Nel giro di un anno e mezzo, anche prima, speriamo di venirne fuori».

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    «Effettuare le dovute prenotazioni in totale autonomia tramite internet, scegliendo giorni e orari tra quelli disponibili, evitando al tempo stesso lunghe telefonate o estenuanti file agli uffici».

    Sono queste, in sintesi, le proposte avanzate dal consigliere regionale vibonese Vincenzo Pasqua e contenute in una mozione rivolta al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio.

    «Si tratta di un’iniziativa – afferma Pasqua – per snellire le procedure di prenotazione e pagamento delle visite specialistiche ed ambulatoriali nelle strutture sanitarie della Calabria. È una proposta tanto semplice quanto rivoluzionaria. L’idea – prosegue il consigliere regionale – è di permettere agli utenti della sanità calabrese di potere effettuare le prenotazioni e i relativi pagamenti utilizzando Internet, attraverso i portali istituzionali delle diverse Aziende ospedaliere e sanitarie o comunque nel modo che verrà ritenuto più opportuno. Uno strumento da affiancare a quelli già esistenti – ovvero gli uffici ticket e il Centro unico di prenotazione – che sia al passo con la tecnologia e permetta un notevole risparmio di tempo a chiunque disponga di una semplice connessione internet, da smartphone, tablet o pc, magari realizzando una apposita App. Ad ognuno, con la prescrizione del medico curante che contiene tutte le informazioni necessarie – continua Pasqua – sarà quindi consentito di effettuare le dovute prenotazioni in totale autonomia, scegliendo giorni e orari tra quelli disponibili ed evitando lunghe telefonate o estenuanti file agli uffici, che a volte richiedono addirittura, per chi non può farne a meno, un giorno di permesso dal proprio posto di lavoro. È assolutamente doveroso andare incontro alle legittime istanze della popolazione calabrese, ed è nostro compito, fare in modo che la qualità della vita di ogni singolo cittadino, dal primo all’ultimo, migliori in ogni campo. E come tutti sappiamo quello della sanità è un settore che tocca le vite di ognuno di noi. Nel 2018 la politica deve attivarsi ancora più di prima per sfruttare appieno le immense opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche. In questo caso, con la mia mozione intendo proprio massimizzare i vantaggi per l’utenza calabrese: fare risparmiare tempo ai cittadini, riducendo di conseguenza le file agli sportelli, ed offrire un servizio che costerà un’inezia all’amministrazione regionale ed è pensato per tutti».

    E ancora: «La mozione nasce da una serie di considerazioni preliminari: non di rado, infatti, abbiamo assistito al blocco del sistema delle prenotazioni delle visite mediche, dovuto a cause diverse. Dobbiamo tenere presente che simili ritardi ingenerano sfiducia e disagi nell’intera popolazione, con notevoli ricadute anche sul piano dell’efficienza del sistema sanitario regionale. Purtroppo c’è da considerare anche che alcuni strumenti adottati, come il numero verde o la possibilità di effettuare prenotazioni nelle parafarmacie, non è riuscita a colmare del tutto il gap esistente tra la domanda di servizi e le possibilità offerte. È inconcepibile assistere a file interminabili con persone sofferenti. Ecco perché, nell’era del digitale, bisogna sfruttare queste occasioni e migliorare quanto più possibile i servizi, specie nel campo della sanità e della tutela del bene-vita. Il fine della mozione – conclude Pasqua – è dunque quello di impegnare la Giunta regionale a volere verificare l’opportunità di attivarsi nella direzione e con le modalità che riterrà più opportune al fine di risolvere la delicata problematica».

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