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Lunedì, 03 Settembre 2012 14:00

Arriva l'autunno e la politica serrese si mobilita

Scritto da Bruno Vellone
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mini serra_san_brunoSERRA SAN BRUNO – Con l’autunno e con le prime foglie che si lasciano candidamente cogliere dal vento, torna la voglia di fare politica, quella strana arte, che nella definizione di Taillerand, consisterebbe nell’«agitare il popolo prima dell’uso». Non è ancora finita l’era della provincia di Vibo Valentia che già il comprensorio serrese si vede proiettato verso due competizioni elettorali, l’una connessa all’altra. La prima consiste in quella nazionale, siamo a sei mesi dalle elezioni politiche con le quali, si spera, dovremmo dare un nuovo governo al paese più ingovernabile d’Europa. La seconda è, diciamolo pure, eventuale.

Infatti, se gli accordi dovessero essere rispettati, il presidente della provincia Wanda Ferro, dovrebbe dimettersi per essere candidata alla carica di deputato, la conseguenza sarebbe che il comprensorio serrese, vista l’abolizione della provincia vibonese, dovrebbe votare per le provinciali di Catanzaro. E per questo i politici più illuminati delle nostre zone, si stanno lentamente mobilitando. Intanto parte dell’ex amministrazione di Serra, defenestrata dai termidoriani censoriani e salerniani, ha tenuto una conferenza stampa per chiamarsi fuori dalle responsabilità circa presunte irregolarità nel rendiconto 2010, evidenziato dalla Corte dei Conti con delibera 127/2012. Al fianco del sindaco defenestrato due anni fa c’era il sempre fedele Giuseppe Raffele, e il documento è stato firmato anche da alcuni membri della passata amministrazione comunale targata Lo Iacono, con esclusione dell’ala censoriana che non è stata “invitata” e dell’ex vicesindaco Raffaele Masciari che, secondo i bene informati, non avrebbe intenzione di essere “strumentalizzato” da una parata di ex che ora non ha più nulla a che spartire. Il dato politico a questo punto sembrerebbe un presunto (ma non è così, e lo confermano i distinguo di Maria Abronzino) ricompattarsi di parte della vecchia maggioranza che quel bilancio lo ha votato, un gruppo che fa quadrato intorno all’ex sindaco che intanto è passato nelle fila dell’Mpa. Ma cosa significa questo in termini politici? Mentre il Partito Democratico e il Popolo Della Libertà hanno intavolato un dialogo sotterraneo per un dopo Rosi, il passaggio di Lo Iacono nel movimento meridionalista potrebbe instaurare un ulteriore dialogo. Stavolta gli interlocutori potrebbero essere proprio l’ex sindaco e l’attuale primo cittadino serrese, per mezzo dell’on. Giancarlo Pitelli che con il suo passaggio al  movimento meridionalista “Noi Sud” potrebbe trovare un dialogo privilegiato con l’Mpa di Loiero e Lombardo. Rosi e Lo Iacono non fanno mistero dell’amicizia che lega entrambi al deputato calabrese ex Forza Italia, e lo stesso Raffaele Lo Iacono insieme a Pino Raffele nelle scorse comunali avrebbero previsto, qualora Rosi avesse fatto una lista civica distaccandosi dal consigliere regionale Pdl Nazzareno Salerno, la possibilità di candidarsi in una eventuale lista capitanata dall’attuale sindaco. L’ennesimo dialogo sotterraneo che nonostante la minaccia di presunti reciproci dossier potrebbe in qualche modo avere luogo anche grazie a delle figure enigmatiche locali che contemporaneamente stanno a destra, a sinistra e che continuano a mantenere la palla al centro.

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