Sabato, 22 Agosto 2020 10:22

Comunali, presentazione in piazza di Liberamente: «Dopo 20 anni di odio e divisioni per Serra è il momento di cambiare»

Scritto da Redazione
Letto 2432 volte

A Serra San Bruno il dado è finalmente tratto. Le compagini che, alle Amministrative del 20 e 21 settembre, si contenderanno la poltrona più ambita del palazzo municipale sono infatti uscite allo scoperto, presentando i candidati. L’ultima ad averlo fatto, in ordine cronologico, è stata la lista "Liberamente", guidata dal candidato a sindaco Alfredo Barillari che, ieri sera, ha tenuto un’iniziativa pubblica organizzata nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di Coronavirus (i competitor alla guida delle altre due liste, Antonio Procopio e Biagio Figliucci, avevano invece già presentato alla cittadinanza le proprie liste ma optando per due incontri senza pubblico, rispettivamente con una conferenza stampa riservata ai giornalisti a Palazzo Chimirri e in diretta radiofonica su Rs98).

Alfredo Barillari, dunque, dopo la sconfitta rimediata alle elezioni Comunali del 2016, (ri)tenta la scalata, affiancato dai candidati alla carica di consigliere comunale (qui la nostra anticipazione): Rosanna Federico, Carmine Franzè, Salvatore Zaffino, Maria Rosalba Calabretta, Bruno Tassone, Daniele Galeano, Giuseppina Pupo, Raffaele Andrea Pisani, Piero Carchidi, Raffaella Ariganello, Giuseppe Zaffino e Sabina Maiolo.

Prima della presentazione dei candidati, c’è stato un momento di commozione quando Davide Schiavello, che ha introdotto l'evento e coordinato gli interventi, ha ricordato la giovane Simona Tripodi, candidata a consigliere alle ultime elezioni Comunali con "Liberamente" e scomparsa qualche anno addietro.

Non le ha di certo mandate a dire agli avversari Raffaele Andrea Pisani, il quale ha affermato che «la cosa pubblica, in questi anni, è stata cannibalizzata, divenendo sempre più strumento di ricatto elettorale. Il lavoro è inesistente e quel poco che vi era, ce l’hanno già in mano i soliti noti». Il candidato di “Liberamente” ha avanzato critiche nei confronti dell’amministrazione uscente, «che non solo non è stata in grado di ascoltare l’urlo di dolore di una comunità, ma addirittura l’ha soffocato. Una cittadina, il cui buon nome dovrebbe essere collegato alla natura, alla storia, all’arte, ma che è stato macchiato dall’ “Accurduni”, l’accordo tra due forze politiche che, negli anni, hanno fatto finta di lottare uno contro l’altro, a discapito dei serresi, dividendo i nuclei familiari».

«Quattro anni fa - ha detto, invece, l’ex consigliere comunale Rosanna Federico - ci eravamo lasciati da vincitori morali delle Amministrative. Quattro ragazzi ribelli che, contro tutto e tutti, alla fine sono riusciti a dare una lezione a quelli che erano i veterani della politica serrese. Dall’altra parte avevamo lasciato due gruppi: a uno i serresi avevano affidato il compito di amministrare e un altro gruppo, invece, al quale i serresi avevano demandato, attraverso il consigliere comunale, il compito di vigilare, controllare e fare opposizione. Noi, dopo quattro anni, siamo di nuovo qui e siamo fieri di aver rispettato il mandato degli elettori. Altri, invece, non possono dire altrettanto e stanno cercando gli espedienti per evitare di sottoporsi al giudizio di chi li ha votati, perché se si dovessero sottoporre alla piazza e agli elettori, dovrebbero spiegare il perché di un accordo fatto da due personaggi politici che, per anni, hanno diviso le famiglie e le amicizie per le loro carriere politiche. Dovrebbero spiegare - ha aggiunto Federico - il perché di un accordo, presentato come un sacrificio da parte di chi si accingeva poi a passare nella maggioranza, e poi invece è stato ripagato con un posto di vicesindaco e un assessorato. Dovrebbero spiegare perché, se quel sacrificio e quell’accordo era stato fatto per evitare il dissesto, uno dei primi atti della maggioranza Salerno-Censore è stato poi il predissesto. Dovrebbero spiegare perché, se l’accordo è stato fatto per evitare il commissariamento, alla prima occasione di saltare su una poltrona più alta, alla prima necessità di mantenere una postazione politica, non hanno esitato di creare le condizioni perché a Serra arrivasse il commissario. Quattro anni fa ci dicevano che siamo un’accozzaglia, ora dopo quattro anni, per paura del cambiamento, l’accozzaglia l’hanno dovuta suggellare».

A chiudere la lunga schiera di interventi, con un saluto breve da parte di tutti i componenti della lista, è stato il candidato a sindaco Alfredo Barillari. «Questa sera - ha detto l’ex capogruppo d'opposizione in consiglio comunale - la vera dimostrazione di politica la date voi in questa piazza, perché spiegate in maniera perfetta il concetto che, quattro anni fa, abbiamo introdotto sulla scena politica serrese e che abbiamo portato avanti tra sacrificio, caparbietà e impegno. Questa piazza esprime e spiega il concetto di civismo, un concetto che non è un abito da indossare per mascherare “accurduni” o “accurdicchi”. Un concetto che si basa sulla responsabilità di chi amministra, governa e ha la responsabilità del bene pubblico e di chi il bene pubblico lo vive giorno per giorno. Ed è per questo che noi siamo nati: per dare idee e progetti a questo paese. Non siamo nati per costruire candidature regionali, messe in campo in mezz’ora, perché il capo non lo vogliono più. Non siamo nati per mantenere in vita amministrazioni che, come già previsto quattro anni fa, sapevamo non avrebbero avuto vita lunga, perché costruite su interessi politici, sulla tornata elettorale successiva. E' da anni che provano a plagiare le vite di tutti noi in funzione delle tornate che si susseguono nel tempo. E lo fanno con la politica del bisogno, col contrattino di sei mesi, che poi magari scade proprio in concomitanza con quell’appuntamento elettorale lì. Dopo 20 anni di odio seminato tra le famiglie, dopo anni e anni di divisioni cavalcate per interessi personali e politici, ci siamo risvegliati in un paese che ha scoperto il trucco, ha scoperto che qualcuno ha dovuto calare la maschera, altrimenti avrebbe perso la poltrona, e per loro la poltrona è la cosa più importante, anche più della dignità politica. Non reggono più le scuse. E lo ha spiegato qualcuno ai microfoni di Radio Serra (il riferimento è a Bruno Censore, ospite di recente negli studi di RS98 dove ha rivelato le dinamiche che hanno dato origine all'alleanza con Nazzareno Salerno, ndr): l’ “Accurduni” è nato per mantenere in vita le postazioni politiche; la candidatura a sindaco di questa lista, frutto dell’ “Accurduni”, è stata sancita tempo fa a Verona. Non è una scelta programmatica, bensì un accordo politico basato sul mantenimento di quegli interessi che, per 20 anni, hanno portato avanti a Serra questa politica di divisione e di lacerazione del tessuto sociale». Per Barillari, inoltre, «la scelta è chiara. In un momento difficile avete davanti il passato riciclato, fondato su un accordo scellerato, irrispettoso della dignità politica dei serresi e qualcosa di nuovo che si sta formando, mentre qui, su questo palco, c’è un gruppo che ha dimostrato di resistere, senza avere il potere nelle mani, rispettandosi l’un l’altro e dandosi forza e coraggio». Il candidato a sindaco di "Liberamente" ha poi concluso ringraziando il pubblico presente per la «straordinaria dimostrazione di civismo, quel civismo che anche qualcun altro ha utilizzato, seppur rinnegandolo nell’arco di pochi giorni, perché io ricordo che a Serra doveva esserci forse una terza lista di centrodestra, i cui promotori parlavano di civismo come un qualcosa di totalmente fallimentare, per poi firmare un documento insieme ad altri che, invece, il civismo lo utilizza come abito».

L'evento, svolto in piazza Pelaia, non solo è servito dunque a rompere il ghiaccio per la compagine di Barillari e in generale per tutte le liste in lizza, ma alla fine ha messo in luce anche e soprattutto il fatto che le manifestazioni pubbliche, i cosiddetti comizi elettorali, sono possibili anche in tempi di Covid. Impeccabile è stata infatti ieri sera l'organizzazione della piazza con il distanziamento delle sedute, il servizio d’ordine garantito dai militanti del movimento stesso, la rilevazione della temperatura corporea con dispositivi termoscanner, l'acquisizione delle generalità dei partecipanti tra il pubblico per eventuali tracciamenti e la distribuzione delle mascherine a chi ne fosse sprovvisto. Buona la condotta del pubblico concentrato anche nelle aree esterne limitrofe alla piazza con il rispetto della distanza interpersonale e la mascherina. Un evento apripista che potrebbe forse convincere anche le altre due compagini a promuovere iniziative pubbliche da qui al voto.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)