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Mercoledì, 31 Ottobre 2012 12:50

La Regione non paga e FdC sospende i servizi: trasporto pubblico al collasso

Scritto da Bruno Greco
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mini autobus-ferrovie-della-calabria-300x225Ennesimo fallimento per la Regione Calabria. Alla malconcia Sanità e al problema di gestione delle risorse idriche, si accoda l’annullamento dei mezzi pubblici. Due assiomi garanti della vita ridotti al lumicino: Salute e Trasporti. E il paradosso si ingrandisce quando ci si rende conto che per raggiungere le strutture sanitarie oramai dilapidate d’organico e strumentazione, in moltissimi comuni bisogna usufruire del servizio di trasporto pubblico. Intorno a Serra San Bruno, ad esempio, sono tanti i cittadini dei comuni limitrofi impossibilitati a spostarsi. Tra questi gli abitanti di Simbario, Spadola, Brognaturo, Mongiana, Fabrizia, Nardodipace e frazioni, la maggior parte lavoratori e studenti. Senza contare chi ogni mattina deve raggiungere Serra San Bruno per recarsi in ospedale o presso gli uffici pubblici quali l’Asp, il Centro per l’Impiego, la Posta, l’Inps ecc.

A quanto pare la Regione non ha i fondi da destinare alle Ferrovie della Calabria, così gli autobus rimangono senza gasolio e i dipendenti senza lavoro, non contando le mensilità di arretrati che incombono sulle loro famiglie.Il collasso dei trasporti diventa quindi un problema grandissimo per i lavoratori pendolari non muniti d’auto e per tutti gli studenti che ogni mattina, per andare a scuola, utilizzano i mezzi delle Ferrovie della Calabria. La comunicazione pubblicata ieri sul sito ferroviedellacalabria.it è lapidaria: «Interruzione di tutti i servizi automobilistici. Causa difficoltà tecniche non imputabili all’azienda tutti i servizi automobilistici previsti sono al momento sospesi».

La centenaria attività dei trasporti calabresi si è quindi tutta d’un tratto fermata. Sembra invece che i treni (tratto Gagliano-Catanzaro Lido) possano resistere per un’altra settimana ancora. La protesta dei lavoratori delle FdC si è fatta sentire lunedì scorso quando i dipendenti del trasporto calabrese hanno bloccato viale De Filippis a Catanzaro dove ha sede la Giunta regionale. «L’esasperazione dei lavoratori del trasporto pubblico locale - hanno fatto sapere in una nota stampa il segretario generale della Cgil Calabria, Michele Gravano e il segretario generale della Filt-Cgil Nino Costantino - è arrivata, ormai, a un punto limite perché unisce al ritardo nel pagamento degli stipendi dei dipendenti l’impossibilità di fornire con regolarità un servizio pubblico essenziale ai calabresi».
La guerra tra poveri gestita dalla mala politica continua a consolidarsi. Infatti, a farne le spese sono i dipendenti del trasporto calabrese e i cittadini meno abbienti che ad oggi non sanno come spostarsi senza un mezzo di proprietà. Forse i "tradizionali" politici calabresi, fedeli alle credenze popolari, avallano il falso mito che in Calabria "Si campa d’aria", come canta il celebre Otello Profazio. E se da parte della politica calabrese, solo adesso, una più che ritardataria voce si è fatta sentire per il terremoto che ha colpito la provincia di Cosenza, immaginiamo quanto celeri saranno le risposte in fatto di trasporto pubblico.

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