Sabato, 28 Marzo 2020 13:13

Regione, l'opposizione contro il blitz che "congela" la riforma del Welfare. «Pessimo segnale»

Scritto da Redazione
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«Nella prima seduta del Consiglio regionale è stato eletto l’Ufficio di Presidenza, come previsto dall’Ordine del giorno, e c’è stato un opportuno dibattito seguito dalla relazione della presidente della Regione Jole Santelli sull’emergenza Coronavirus. Quale fosse l’urgenza di sottoporre all’Aula, proprio nella seduta di insediamento del nuovo Consiglio e in un contesto di emergenza, la sospensione del Regolamento attuativo della Riforma del Welfare, sfugge ai più». È quanto dichiarano in una nota congiunta i consiglieri regionali Pippo Callipo (capogruppo di "Io resto in Calabria") e Nicola Irto (vicepresidente del Consiglio in quota Pd).

«Si è trattato di un vero e proprio blitz messo in atto dalla maggioranza di centrodestra - aggiungono Irto e Callipo - in un momento in cui le attenzioni di tutti, rappresentanti istituzionali e cittadini, sono giustamente concentrate sul contenimento dell’epidemia. Le preoccupazioni manifestate dal presidente della Consulta del Terzo Settore, Gianni Pensabene, e dal presidente della Consulta delle Autonomie Locali, Franco Mundo, sono pienamente condivisibili. Se davvero il centrodestra avesse voluto avviare una “profonda riflessione” sulla Riforma del Welfare, com’è nelle legittime prerogative politiche di chi rappresenta la maggioranza, avrebbe potuto farlo senza questa palese forzatura, bensì seguendo una tempistica più opportuna e passando per la Commissione consiliare competente, organo deputato ad ospitare il confronto tra le forze politiche presenti in Consiglio regionale e i rappresentanti del Terzo settore. Il tentativo di minimizzare quanto accaduto, in risposta alle preoccupazioni espresse dai responsabili del Terzo settore, è un'evidente contraddizione - concludono Irto e Callipo - rispetto alle modalità con cui la maggioranza ha agito in Aula. Non è un bel segnale, specie in un momento come questo».

Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd Luigi Tassone: «La decisione della maggioranza di calare a sorpresa nel Consiglio inaugurale, con un meccanismo che sa di trappola istituzionale, il blocco della Riforma del Terzo Settore è un’operazione sbagliata nel merito e nella forma». Tassone critica la decisione del centrodestra di «sollevare da responsabilità l’Esecutivo attraverso un atto di indirizzo che, peraltro, non ha valenza amministrativa» e invita la presidente della Regione Jole Santelli e la Giunta regionale a «non tener conto dell’ordine del giorno». Premesso che «la Calabria non si può permettere di stare ferma in un settore importantissimo», Tassone, il quale ha votato contro l’odg, sottolinea che «una eventuale ri-discussione dovrebbe veder coinvolte le Consulte e dovrebbe giovarsi di tutti i passaggi istituzionali, compreso il dibattito nella competente Commissione, oltre che della riflessione con le parti sociali». Il consigliere regionale precisa, in qualità di ex sindaco di Comune Capofila di Distretto, di «avere piena contezza della materia» aggiungendo che, però, «non è corretto rifilare con manovre di palazzo ai nuovi consiglieri regionali, magari con esperienze diverse da quelle amministrative locali, temi specifici e delicati senza previa comunicazione nemmeno nella convocazione del Consiglio regionale».
«Il rischio - conclude - è quello di gettare nella confusione gli uffici dei Comuni Capofila e di produrre danni agli utenti. Agire in questo modo significa partire decisamente con il piede sbagliato».

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