«L’indicazione del nome per il candidato presidente del centrodestra alle prossime Regionali in Calabria spetta a Forza Italia». Lo ha detto Matteo Salvini rispondendo alle domande dei giornalisti a Zambrone, in provincia di Vibo, dove oggi si chiuderà la tre giorni di stati generali organizzata dalla Lega. «Sono orgoglioso - ha detto Salvini - del lavoro di Nino Spirlì e della squadra della Lega in Calabria, alla Regione e nei Comuni, perché hanno portato questa regione fuori dall’emergenza sanitaria in maniera eccezionale. Adesso bisogna vincere anche sul piano dell’economia, dei giovani e del lavoro, ma è chiaro che ne discuteremo con gli altri alleati. Visto che siamo una squadra, è giusto ragionare da squadra. Ho proposto una federazione affinché si valorizzino le identità e si mettano sul tavolo i valori comuni, perché il mio avversario non è in casa, ma è la sinistra: quella delle tasse, degli sbarchi, dello ius soli, a Reggio Calabria, come a Roma e a Milano». Per Salvini, le «divisioni esistenti a sinistra» rappresentano un’«ulteriore riprova che di là non c’è voglia né capacità di governare». Sull’operato del governo Draghi, il leader della Lega ha parlato di un esecutivo che «sta dando tanto all’Italia e agli italiani. Il Paese, in questo momento ha bisogno di cure e le stiamo dando, di lavoro e ripartenza». Salvini si è soffermato anche sul Ponte sullo Stretto: «Non capisco questa ostilità e questo pregiudizio del Pd e dei Cinque Stelle. Sarebbe, dopo il Covid, l’esempio della bravura, della forza dell’onestà, dell’ingegno dell’Italia nel mondo. Non è solo un ponte fra la Sicilia e la Calabria, ma un ponte fra l’Italia e il resto del mondo. Creerebbe 100mila posti di lavoro, porterebbe turismo, sviluppo, operai e studenti. Mi domando come, nel 2021, si possa dire di no al futuro».