Venerdì, 08 Gennaio 2021 10:28

Serra, i primi 100 giorni di Barillari tra emergenze e polemiche. Attivata l'Usca, gara deserta per Rosarella

Scritto da Redazione
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Ospite a Detto tra noi su Radio Serra, per la prima puntata del nuovo anno, c'è stato il sindaco di Serra Alfredo Barillari. Tra gli argomenti trattati ai microfoni di Daniela Maiolo e Sergio Pelaia per la regia di Bruno Iozzo non poteva mancare quello relativo al nuovo Coronavirus. Finestra dunque aperta sulla situazione dei contagi nelle Serre per fare un focus dei diversi focolai che preoccupano, da Fabrizia a Monterosso dove il virus è entrato ancora in una Rsa. «Tracciamento e monitoraggio», sono queste le parole utilizzate dal primo cittadino per tentare di contenere il contagio. Rispetto poi alla medicina territoriale Barillari ha evidenziato l'attivazione dell'Usca (Unità speciali di continuità assistenziale). «Dopo varie interlocuzioni con l'Asp – ha detto il sindaco – ci siamo riusciti e gli ultimi tamponi sui casi sospetti li abbiamo fatti proprio con l'Usca». 

L’argomento trattato di seguito ha riguardato i primi 100 giorni di amministrazione. Il primo cittadino è stato subito incalzato sui tre mesi di distanza intercorsi tra la nomina degli assessori e il conferimento delle deleghe, date di recente anche ai consiglieri. «In realtà – è stata la risposta del sindaco – le deleghe sono state date da subito ad assessori e consiglieri ma era giusto sperimentare un periodo di prova prima di renderle ufficiali. Ciascuno ha infatti lavorato e ha portato anche dei risultati».

Qualche neo è emerso quando è stata sottolineata la perdita del finanziamento del Fondo Cultura per aver presentato la domanda fuori termine, mancanza già denunciata dal gruppo di opposizione “Uniti per Serra” (qui l'articolo). «Si tratta di un'iniziativa di 20mila euro – ha continuato – dove siamo arrivati in ritardo per la presentazione. Non come il bando dei borghi della vecchia amministrazione non ammesso per un finanziamento di 1,5 milioni di euro. Noi per la cultura continuiamo a fare tanto e abbiamo appena siglato un accordo con la famiglia di Sharo Gambino per usufruire gratuitamente dell’archivio del compianto scrittore (qui l'articolo)». L'archivio di questo materiale troverà posto nei locali del Museo all'entrata del paese.

Solcando ancora il sentiero dei 100 giorni Barillari ha dichiarato: «Dobbiamo fronteggiare un predissesto e 7,5 milioni di euro di buco, ma lavoreremo per recepire i giusti finanziamenti. Affrontando di petto l’emergenza Covid come prima azione concreta abbiamo ristrutturato la scuola di Spinetto. Di seguito è stato attivato un servizio per anziani e disabili al fine di consegnare prescrizioni mediche e spesa a domicilio. L’iniziativa “We are Serra” per i commercianti, i buoni spesa e a breve firmeremo un protocollo d’intesa con l’Istituto Fermi di Catanzaro per avere un professore di madrelingua al fine di promuovere progetti e tradurre il sito. Abbiamo recuperato dei computer dismessi dalla Procura per la Didattica a distanza, ripreso in mano un lavoro sull'illuminazione di via Vittorio Veneto e lavoriamo per approvare il Psc».

Tra le altre cose Barillari ha parlato dei Puc (Progetti utili alla collettività) di cui Serra è comune capofila. «Tengo a sottolineare – ha continuato – la costituzione di un tavolo dei sindaci delle Serre per le attività di screening. In più, per le luminarie abbiamo speso la metà di quanto previsto nel capitolo di spesa e i fondi risparmiati saranno destinati ad altro come la riapertura del calcetto e la riqualificazione di piazza San Giovanni». In tema cultura è stato promosso anche il cinema Drive in e un contest fotografico sulla tradizione serrese de “Lu Coccalu” (qui e qui l’articolo).

Passando al tema rifiuti Barillari ha dichiarato: «Siamo partiti con lo spirito di sensibilizzare sulla differenziata perché c'è un problema a livello regionale di conferimento dei rifiuti in discarica. I dati ci dicono che siamo al 56% con la raccolta. Il nostro obiettivo è raggiungere almeno il 65%».

Ultima spina nel fianco, che ha portato alle proteste della minoranza, il piano di alienazione degli immobili tra cui compare anche il vivaio Rosarella (leggi qui). «Il piano – ha spiegato – è stato redatto dal commissario prefettizio ed è necessario in una situazione di predissesto. Ad ogni modo la gara per l’aggiudicazione del vivaio di Rosarella è andata deserta». Gli interessati avrebbero dovuto presentare un progetto di valenza sociale per acquisire il vivaio anche se, come fatto notare nello studio radiofonico, a prevalere sarebbe stato il criterio economico ossia dell’offerta più alta.

Rispetto, invece, alle prossime elezioni regionali e alle potenziali difficoltà di mantenere unite le varie anime politiche del gruppo Liberamente, il primo cittadino ha concluso: «Ci sarà un momento di riflessione politica tra di noi. Abbiamo imparato a rispettare le opinioni altrui. Anche altrove ci sono anime diverse. Per il momento pensiamo a lavorare per Serra».

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