Sabato, 28 Dicembre 2019 14:27

Serra, la canditura di Tassone alle Regionali mette a rischio la tenuta dell’amministrazione comunale

Scritto da Redazione
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Lo scacchiere delle candidature per le imminenti Regionali è ormai pronto per il varo ufficiale, ma nelle ultime ore l’attenzione degli addetti ai lavori si è concentrata in particolare sulle manovre intestine alla coalizione a sostegno dell’aspirante governatore Pippo Callipo. In tal caso a fare rumore sono stati più i nomi degli esclusi che quelli degli abili e arruolati.

La legge non scritta del terzo mandato di fatto ha tagliato fuori diversi pezzi da novanta con alle spalle già tre esperienze tra Regione e Parlamento. Tra questi in tanti hanno tentato fino al tardo pomeriggio di ieri di strappare con le unghie ed i denti una candidatura, ma ogni tentativo si è in definitiva rivelato vano e non è servito ad addolcire la posizione di Callipo, inflessibile sulla linea del rinnovamento.

Un’imposizione unilaterale che ha, giocoforza, creato un effetto domino su tutto il quadro politico calabrese, dove le reazioni sono state diverse. Il consigliere regionale uscente Orlandino Greco ha definito «ridicolo e vergognoso il veto nei miei confronti», mentre l’ex assessore Nino De Gaetano ha liquidato la faccenda con un laconico «Callipo, candidato civico, non mi rappresenta». Anche l’ex deputato Bruno Censore con non poca irritazione si è dovuto arrendere, dopo reiterate insistenze, all’esclusione per poi convincersi a giocare la carta della rappresentanza indiretta. Censore ha dunque dovuto abdicare a favore del suo delfino Luigi Tassone, sindaco di Serra San Bruno, chiamato in extremis ad essere della partita.

Il piano B di Censore potrebbe però innescare un effetto domino sul territorio, in particolare a Serra San Bruno dove la discesa in campo del primo cittadino potrebbe mettere a rischio la tenuta della sua stessa amministrazione. Un’amministrazione che si basa su una maggioranza ibrida, con in giunta due componenti non proprio di fede centrosinistra, anzi tutt’altro. Si tratta del vice sindaco Jlenia Tucci e dell’assessore Francesco De Caria. I due, ancora molto vicini all’ex consigliere regionale Nazzareno Salerno, nella primavera scorsa hanno mantenuto in vita l’amministrazione comunale andando in soccorso dell’area censoriana, pur senza mai rinnegare l’appartenenza ideologica al centrodestra. Basti pensare che De Caria, ad esempio, fino al suo ingresso nell’esecutivo serrese rivestiva il ruolo di coordinatore cittadino di Forza Italia.

A questo punto, mentre la campagna elettorale per le Regionali si prepara a farsi rovente, il nodo sulle rive dell’Ancinale è capire a favore di chi Tucci e De Caria decideranno di girare il loro pacchetto di voti, piccolo o grande che sia. Sosterranno compatti la candidatura di Luigi Tassone, favorendo quindi il centrosinistra di Callipo, o decideranno di mantenere fede ai propri ideali politici per puntare quindi sul centrodestra di Jole Santelli? E se la strada intrapresa sarà quest’ultima, quale sarà la reazione di Censore e Tassone, consapevoli di avere in casa una vice sindaco ed un assessore poco disposti a immolarsi per la loro causa? Carriere al bivio che potrebbero seriamente mettere a repentaglio la concordia che fino ad ora si è respirata all’interno del municipio di Serra San Bruno.

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