E qui sta il problema vero, che nessuno ha mai voluto risolvere, nè le amministrazioni precedenti, nè quell'attuale che pure, oltre ad altre irrealizzabili amenità, aveva promesso anche questo. La politica calabrese, in combutta con le multinazionali dell'acqua, ha creato un sistema di dipendenza da Sorical e, per noi, dal bacino dell'Alaco. Ancora una volta è arrivata la conferma che siamo totalmente dipendenti da una cloaca, un'ex discarica abusiva che da 6 anni manda un liquido malsano nelle nostre case. Le responsabilità di questo disastro sono diffuse e trasversali, tanto che oggi se ne occupa la magistratura. La stessa magistratura che il 17 maggio scorso ha confermato le preoccupazioni degli attivisti locali che sull'Alaco lanciano allarmi da tempo, inascoltati. L'inchiesta "Acquaraggia" è stata trasmessa dalla Rai, viene riproposta anche nelle scuole, recentemente è stata acquisita agli atti dell'inchiesta "Acqua sporca" e gli autori stanno collaborando con gli inquirenti. Eppure a Serra, neanche col pretesto di un guasto, nessuno si pone il problema. Un paese noto per l'acqua pura che sgorga dalle sue montagne, ridotto in queste condizioni.
Ma no. Siamo noi, i soliti allarmisti. E' tutto a posto. Il sindaco chiama l'ingegnere (indagato per avvelenamento colposo di acque) della Sorical, l'ingegnere dice che va tutto bene, che stanno lavorando per noi, e il sindaco si sente subito rassicurato. Ha fatto il suo lavoro. Ha amministrato come il buon padre di famiglia. Poi, una volta risolto il problema del momento, Sorical e Comune possono tornare tranquillamente a derubare i cittadini con bollette stratosferiche e illegittime. E possono anche ricominciare ad avvelenarli.