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Martedì, 25 Giugno 2013 10:05

Serra, storia di un' ambulanza a metà

Scritto da Bruno Vellone
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mini ospedale_serraSERRA SAN BRUNO - Che sia necessario potenziare il presidio ospedaliero della cittadina bruniana con un ulteriore mezzo di soccorso per l'emergenza urgenza tale da affiancare quello in servizio è di fondamentale importanza. Ma quella che è stata presentata come la seconda ambulanza in dotazione presso l'ospedale serrese si è rivelata una bufala. Si tratta in realtà di un mezzo della Croce Rossa, mandato dall'Asp di Vibo Valentia, il cui compito è unicamente quello di garantire il trasferimento agli ammalati presso altre strutture ospedaliere e di operare in codice verde. Nessuna possibilità quindi di operare in caso di urgenza quando l'unica ambulanza in dotazione al nosocomio montano è impegnata in altro intervento, anche perché il mezzo della CRI è sprovvisto di equipaggio sanitario.
In altre parole, per poter far fronte ai bisogni sanitari urgenti di un bacino di utenza di circa 40mila persone si è pensato bene di mandare un mezzo che non solo non potrebbe prestare soccorso ma che, se anche potesse farlo, sarebbe privo di equipaggio sanitario che, di conseguenza, dovrebbe essere identificato tra il personale reperibile, con un aggravio di tempo che costerebbe piuttosto caro ad un povero paziente in attesa di essere soccorso. Senza pensare poi, che il mezzo della CRI dovrebbe prestare servizio presso l'ospedale montano soltanto per il periodo estivo, quando la popolazione dell'entroterra vibonese triplica e il bisogno di ambulanze adeguatamente equipaggiate pure. Eppure i recenti fatti che hanno interessato proprio la mancanza di una seconda ambulanza adeguatamente equipaggiata, e le polemiche da essi scaturiti, avrebbero dovuto "fare scuola". Nelle settimane scorse, un malore accusato durante la spesa al supermercato, e il ritardo nei soccorsi sono stati fatali ad un ottantenne del luogo che è stato soccorso dopo 40 minuti da un'ambulanza proveniente dal nosocomio di Soriano Calabro, quando il supermercato dove il poveretto era in condizioni disperate dista soltanto 100 metri dall'ospedale serrese la cui ambulanza si trovava impegnata in altro intervento. E ancora, tempo prima, un uomo colto da ictus ha dovuto attendere che l'unica ambulanza dell'ospedale serrese facesse rientro da quello di Soverato per poter essere trasportato in gravi condizioni presso il nosocomio di Vibo Valentia. In questi episodi si é manifestato in tutta la sua drammaticità il problema sanitario nel comprensorio montano vibonese dove, lo dimostra quanto accaduto, i livelli essenziali di assistenza non sono assolutamente garantiti a causa dei tagli indiscriminati sulla spesa sanitaria che hanno ridimensionato oltremisura l'ospedale cittadino.
 
 
(articolo pubblicato su 'Il Quotidiano della Calabria')

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