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Martedì, 08 Gennaio 2013 13:23

Serra, torna il sereno tra Censore e Lo Iacono

Scritto da Bruno Vellone
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mini censore-lo_iaconoSERRA SAN BRUNO – Come l’Araba Fenice, l’uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri, cosi anche il centrosinistra locale sembra un po’ essere resuscitato. L’occasione per la resurrezione è stata la competizione delle primarie per i parlamentari del Partito Democratico che, in provincia di Vibo Valentia, ha visto trionfare il consigliere regionale democrat Bruno Censore. A dare una mano di aiuto all’ormai ex, fratello coltello, sarebbe stato l’ex primo cittadino serrese Raffaele Lo Iacono, defenestrato dalla poltrona più importante di palazzo Tucci, proprio dall’ala censoriana.

Da quella volta in cui Lo Iacono disse «è finito un ciclo», alle primarie della settimana scorsa, ne è passata di acqua sotto i ponti, lavando un po’ qua e un po’ là le ferite e rinfrescando gli animi più acerrimi. Il tempo, inoltre, ha favorito, complice la benedizione di un big della politica nazionale, il ritorno al sereno tra i due e ora il nuovo dialogo si è fatto strada grazie ad un patto di desistenza dei “loiaconiani” che alle primarie del centrosinistra avevano votato Tabacci e che invece si sarebbero astenuti la settimana scorsa in favore di Censore. Da qui la ripresa di un dialogo che, nelle intenzioni, dovrebbe portare ad un nuovo centrosinistra fatto di giovani, sulla scia del rinnovamento già iniziato con la candidatura a sindaco di Rosanna Federico e che dovrebbe proseguire con i giovani dirigenti democratici a cui si aggiungerebbero i giovani dirigenti provenienti dall’ala loiaconana che fa  capo alla neo formazione politica di Tabacci. Per lo stesso Lo Iacono, la quasi certa elezione al parlamento di Bruno Censore, sarebbe una manna dal cielo per la propria ambizione politica che vedrebbe sgomberare il campo da un big del Pd per tentare di diventare quel dominus del centrosinistra locale che non era riuscito a diventare a causa della sua caduta, magari puntando su un ricambio della desistenza al momento opportuno. Insomma le feste natalizie hanno portato in dono un riavvicinamento tra le diverse anime del centrosinistra locale che ora brinda all’insegna del rinnovamento. Il panettone ha avuto un sapore piuttosto amaro per il Pdl, sotto bombardamento di critiche dall’ex addetto alla comunicazione che si è dimesso e sottopressione a causa di un rimpasto di giunta sempre più atteso soprattutto dal futuro assessore Carmine Franzè che non vedrebbe l’ora di ottenere un incarico di governo nell’amministrazione comunale di Bruno Rosi. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere il nodo più importante da sciogliere sarebbe proprio l’individuazione dell’assessore da revocare in favore di Franzè. Nessuno sarebbe intoccabile, tuttavia vi sono delle peculiarità personali che di ciascuno ne fanno un elemento inviolabile. La capacità amministrativa e rappresentativa del vicesindaco Gerardo Bertucci ne fa una pedina centrale dell’amministrazione comunale, cosi come una colonna portante dell’esecutivo cittadino è Adriano Tassone che non manca di dare il contributo all’amministrazione comunale che sta vivendo il periodo più difficile dal suo insediamento. A cedere il passo al neo assessore potrebbe essere Vincenzo De Caria, ma in suo favore giunge la lunga militanza e l’eterna fedeltà al centrodestra del consigliere regionale del Pdl Nazzareno Salerno che ne fa un’intoccabile. A questo punto non rimarrebbe che Cosimo Polito che è considerato l’elemento più destabilizzante dell’intera compagine amministrativa serrese e che di una sua eventuale revoca non ne vuol nemmeno sentire parlare e che, all’uopo, potrebbe creare non pochi problemi alla giunta capitanata da Rosi. Il primo cittadino, tra le tante beghe di cui deve occuparsi, deve trovare la quadratura del cerchio amministrativo, nella speranza che qualche assessore comprenda che, forse, è giunto il momento di fare come il gambero e tirare un passo indietro.

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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