Stampa questa pagina
Lunedì, 29 Giugno 2020 20:06

Serra verso le Comunali | Per la maggioranza uscente prende quota Procopio. Damiani fuori dai giochi

Scritto da Redazione
Letto 2846 volte

Cambio di rotta per la compagine formata dal gruppo degli ex consiglieri comunali della maggioranza uscente in vista delle Amministrative che si terranno nel prossimo settembre a Serra San Bruno. Il sodalizio, che fa leva sull’alleanza confermata tra Bruno Censore e Nazzareno Salerno, pare stia finalmente per stringere il cerchio per la scelta del capolista. A prevalere, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe essere la linea del “compromesso”, in funzione della quale l’investitura di candidato alla poltrona più alta del palazzo di piazza Tucci, potrebbe ricadere su Antonio Procopio (già consigliere comunale durante il mandato dell’ex sindaco Raffaele Lo Iacono). Si tratterebbe di una soluzione già ventilata da tempo, che ha acquisito però ulteriore sostanza in queste ultime ore per via, in particolare, della necessità di puntare su una persona “terza”, capace di rappresentare il giusto punto di incontro tra le due anime che compongono l’alleanza. A spingere verso questa soluzione sono stati in particolare i “salerniani”, che in maniera netta – pur senza mai mettere in discussione la tenuta dell’intesa con Bruno Censore – avevano ribadito la necessità di arrivare ad una candidatura di sintesi, capace di garantire e rappresentare in egual misura le posizioni delle due forze dell’ex maggioranza.

Censore, dal canto suo, avrebbe preferito affidare il ruolo di aspirante primo cittadino ad un elemento interno al direttivo locale del Pd, ed in tal senso la maggiore indiziata sarebbe di certo stata Maria Rosaria Franzè, da anni vicina alle posizioni dell’ex parlamentare serrese, e capace, allo stesso tempo, di rappresentare quella candidatura di “rinnovamento” più volte auspicata dall’interno del partito proprio in previsione delle prossime Comunali. Ma a prevalere però pare possa essere stata dunque in definitiva la necessità di trovare la chimica giusta anche con i sodali della costruenda lista vicini all’ex assessore regionale di Forza Italia Nazzareno Salerno, che mai avevano ceduto il passo sull’eventualità di un nome troppo sbilanciato sul versante centrosinistra.

Anche se nulla di ufficiale pare sia ancora trapelato dai diretti interessati, né dai maggiorenti della lista che si porrà di fatto in continuità con il mandato appena concluso guidato dall’ex sindaco Luigi Tassone (che ha confermato la sua presenza in lista), è scontato che la decisione produrrà delle conseguenze dirette. Tra queste quella più importante pare la definitiva esclusione dai giochi di un altro potenziale candidato: Vincenzo Damiani, le cui richieste di condivisione e coinvolgimento nella scelta del candidato a sindaco avevano aperto una netta crepa all’interno del Pd. Bisognerà capire ora quali saranno le reazioni, a partire proprio da quella di Damiani, ma anche quelle che interesseranno il resto delle pedine disposte sullo scacchiere della politica serrese. La candidatura di Procopio, paradossalmente, potrebbe dare vita ad un effetto domino con forti conseguenze su altri progetti in via di definizione. Non è infatti da escludere che alcuni attori della politica locale, fino ad oggi considerati molto distanti dall’alleanza Censore/Salerno, possano in definitiva riavvicinarsi alle posizioni dell’ex maggioranza, attratti proprio dalla potenziale candidatura di Antonio Procopio. In tal senso va tenuta d’occhio la reazione dell’ex consigliere provinciale Giuseppe Raffele e di due consiglieri comunali uscenti, Walter Lagrotteria e Valeria Giancotti, che ad inizio 2019 avevano prima preso le distanze dal Pd e dall’ex amministrazione comunale e poi duramente condannato l’idillio Censore/Salerno.