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Giovedì, 20 Dicembre 2012 12:26

Sette personaggi in cerca d’autore. Ecco i “derogati” del Pd calabrese

Scritto da Salvatore Albanese
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mini 17400-pd_manifestazione2Pochi giorni fa il monito di Bersani era arrivato minaccioso come una nuvola pronta alla tempesta nel già agitato cielo di dicembre: “Non sono candidabili alle primarie del Pd per Senato e Camera, i parlamentari europei, i sindaci dei Comuni con più di 5mila abitanti, i Presidenti di Provincia e di Regione, gli assessori e i consiglieri regionali in carica, salvo deroghe motivate”. Quindi, secondo quanto stabilito dalla consulta nazionale del Partito Democratico in previsione delle primarie del 29-30 dicembre utili alla nomina dei candidati in Parlamento, rimangono fuori anche in Calabria diversi pezzi da novanta che già rivestono cariche politiche di rilievo.

Eccezion fatta se questi non presentino al Comitato nazionale elettorale, entro il 19 dicembre, una “deroga motivata”. Ossia una richiesta di difformità che profuma tanto di ripescaggio dell’ultimo minuto.

Così per tranquillizzare i figliocci calabresi, i vertici nazionali del partito assicurano che le richieste di deroga spedite dalla nostra regione sono arrivate nei tempi. Nel dettaglio i sette in cerca di ristoro all’ombra di Montecitorio e Palazzo Madama sono: l’europarlamentare Mario Pirillo e i consiglieri regionali Bruno Censore, Sandro Principe, Mario Maiolo, Antonio Scalzo, Piero Amato e Demetrio Battaglia

Sulle richieste di deroga si pronuncerà, entro la serata di oggi, lo stesso comitato elettorale nazionale in intesa con i Segretari regionali.

Secondo il regolamento approvato, ai parlamentari uscenti non saranno richieste firme da raccogliere, mentre agli altri verrà richiesto il 5% di quelle degli iscritti su base provinciale.
Ma al di là di quanto decideranno i simpatizzanti democrats che si recheranno alle primarie di fine dicembre, vi è un 10% di candidature nominate dall’alto, imposte da Bersani in persona. Pare che nella fascia dei protetti dal “capo-famiglia PD” rientrino: Nico Stumpo, Alfredo D'Attorre (attuale commissario regionale), qualche colonnello di  partito e qualche esponente del mondo della cultura regionale. È certa, infine, la presenza alle primarie di alcuni dirigenti come Francesco De Nisi, Stefania Covello, Enza Bruno Bossio e Giovanni Manoccio, mentre tra i grandi esclusi emergono i nomi di Francesco Sulla, Nino De Gaetano, Vincenzo Ciconte e Mario Oliverio.

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