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Mercoledì, 30 Gennaio 2013 10:04

Siamo tutti ‘Fratelli d’Italia’. Vibo, sindaco e 7 assessori lasciano il Pdl

Scritto da Salvatore Albanese
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mini dagostino
Impotente come un pioppo spoglio d’inverno, il compassato coordinatore provinciale Nazzareno Salerno, continua a perdere le foglie del suo Pdl vibonese. Infatti, dopo i mormorii circolati in questi ultimi giorni nei corridoi di Palazzo Luigi Razza, adesso si è passati all’ufficialità: il sindaco Nicola D’Agostino ed un blocco di ben 7 assessori hanno annunciato il passaggio irreversibile a ‘Fratelli d’Italia’, neo movimento guidato da Ignazio La Russa, Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Un esodo senza precedenti, quindi, che oltre al primo cittadino vibonese, vede traslocare fuori dal Pdl, gli assessori Pietro Comito (Ambiente), Marcello De Vita (Cultura), Nicola Manfrida (Politiche Giovanili), Nazzareno Rubino (Affari Generali), Giorgio Modafferi (Lavori Pubblici), Nicolino La Gamba (Affari Istituzionali) e Giuseppe Scianò (Bilancio, nonché ormai ex coordinatore cittadino del partito).

Gli strali maggiori sono arrivati proprio dalla penna di Scianò, resosi autore di una lettera pubblica indirizzata direttamente al coordinatore provinciale Nazzareno Salerno. Nella lettera Scianò denuncia l’assenza di un vero partito radicato sul territorio e disposto a discutere con la base, tanto che a distanza di anni, non si è ancora tenuto un congresso cittadino del Pdl: 'Lo svolgimento dei congressi locali sembra ipotesi tramontata - accusa Spanò - mentre le vicende politiche pre-elettorali hanno reso incompatibile la mia concezione del partito da quella, per nulla partecipata e quasi riservata, che è prevalsa nel Pdl'. Armiere della “grande fuga” sarebbe il senatore Franco Bevilacqua, uomo forte del Pdl provinciale, di recente escluso direttamente dai vertici nazionali del partito dalla competizione per il Parlamento, dove aveva seduto per ben 17 anni consecutivi. La mancata riconferma di Bevilacqua avrebbe quindi spinto molti dei componenti della giunta comunale di Vibo, nonché il sindaco D’Agostino, ad effettuare questo trasloco di massa verso ‘Fratelli d’Italia’: uno spostamento non del tutto indolore per il già precario equilibrio del centro-destra ed in particolar modo per il Pdl regionale, già in aperto scontro con l’Udc.

Una diaspora che era già stata anticipata a Vibo dal consigliere Caterina Macrì, che tempo addietro aveva esplicitato il proprio malcontento distaccandosi dal partito, ma rimanendo in maggioranza. Unico “non scontento” della giunta comunale vibonese, sembra essere l’assessore Pasquale La Gamba (Sport e Turismo), soprattutto perché il suo nome è stato inserito, anche se solo decimo, nel listino Pdl che concorrerà alla Camera per le prossime politiche. L’adesione a "Fratelli d’Italia", come anticipa il Sindaco D’Agostino, 'sarà illustrata nel corso di un incontro che terremo nell’imminente, e che vedrà la presenza dei vertici nazionali del Partito'

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